Il gruppo hacker Killnet attacca Israele: quali sono gli obiettivi
Killnet ha deciso di muoversi. Gli hacker pro Russia responsabili di diversi attacchi ai siti italiani si sono schierati contro Israele, lanciando un attacco su vasta scala. Le prime dichiarazioni sono state diffuse quando in Italia erano le 14:21 di domenica 8 ottobre, dopo oltre 24 ore dall’inizio della più grande strage di civili organizzata da Hamas ai danni di Israele. In un doppio messaggio, in ebraico e in russo, gli hacker di Killnet hanno accusato Israele di essere responsabile della strage.
Governo di Israele, sei responsabile di questo spargimento di sangue. Nel 2022 hai sostenuto il regime terroristico dell’Ucraina. Hai tradito la Russia. Oggi Killnet lo annuncia ufficialmente! Tutti i sistemi governativi israeliani saranno soggetti ai nostri attacchi!
Chi sono gli hacker di Killnet
In Italia i primi titoli di giornale sul gruppo hacker Killnet sono arrivata nel maggio del 2022, quando hanno rivendicato una serie di azioni di disturbo su diversi obiettivi, dal sito del Senato e a quello del Ministero della Difesa. L’orientamento politico è chiaro. Killnet ha sempre dichiarato di sostenere l’azione di governo di Vladimir Putin e quindi nell’ultimo anno si è sempre mossa contro le infrastrutture tecnologiche dell’Ucraina e dei Paesi alleati.
Gli hacker di Killnet, almeno in Italia, non hanno mai portato a termine azioni significative. La loro specialità sono gli attacchi definiti Distributed Denial-of-Service (DDoS), una tipologia di attacco il cui il numero di utenti che si collegano a un portale vengono moltiplicati in modo artificiale, così da far collassare i server e impedire ai veri utenti di accedere. A livello tecnico non si tratta di niente di drammatico: non si rubano dati e non si compromette un sistema. È però un azione di disturbo, un vandalismo digitale.
Gli obiettivi degli attacchi contro Israele
Gli attacchi di Killnet si stanno rivolgendo ai portali del governo israeliano. Negli screenshot pubblicati come un trofeo sul gruppo Telegram vediamo attacchi al sito della pubblica amministrazione del governo israeliano e quello dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence israeliana dedicata agli affari interni. Anche in questo caso non si tratta di attacchi in grado di danneggiare l’infrastruttura del sito. Il rischio però è bloccare portali dedicati ai cittadini in un momento in cui ogni informazione sui servizi pubblici può diventare essenziale, soprattutto per chi vive nelle zone sotto attacco.
Ma non solo. In queste ore anche il sito di informazione The Jerusalem Post, uno dei principali media ebraici, ha spiegato di essere sotto attacco hacker: “Il Jerusalem Post sta attualmente affrontando un periodo di inattività a causa di una serie di attacchi informatici avviati contro di noi da ieri mattina”. Per questo attacco specifico al momento non sono comparse rivendicazioni sul canale ufficiale di Killnet.