Investimento da 6 miliardi di dollari per xAI di Elon Musk: cosa vedremo nel futuro dell’IA
Ogni avventura tecnologica comincia con un sostanzioso investimento. Per esempio quello che aveva chiesto Elon Musk per acquistare Twitter nel 2022. Senza un aiuto dall'esterno, infatti, il miliardario non sarebbe riuscito a chiudere il sofferto contratto per comprare il social dell'uccellino blu. Oggi sono tornati gli stessi investitori ad "aiutarlo" nella nuova impresa, quella che dovrebbe farlo tornare in carreggiata nella corsa per il primato nel mondo delle intelligenze artificiali con Grok, l'IA con cui Musk sfida ChatGPT di OpenAI. Grazie all'ultimo giro di finanziamenti, che ammonta a 6 miliardi di dollari, la startup xAI adess può vantare un valore di mercato da 24 miliardi di dollari (circa 22 miliardi di euro). Uno sforzo finanziario che ha unito alcuni fra i fondi più impotranti come Andreessen Horowitz e Sequoia Capital.
Sei miliardi per il secondo giro di investimenti a xAI
I lavori sono cominciati lo scorso luglio, ma il primo prodotto di xAI è stato lanciato a novembre: così è cominciato il percorso di Grok, il chatbot senza peli sulla lingua voluto da Elon Musk. Ma per lanciare un nuovo servizio basato sull'intelligenza artificiale ci vogliono investimenti sostanziosi. Per questo la scorsa estate si è premurato di chiedere investimenti agli stessi fondi che lo avevano già aiutato in passato. E che sono anche quelli che lo hanno aiutato adesso, al secondo giro di finanziamenti per xAI.
Con il round B di investimento l'azienda deve dimostrare di avere già superato la prima fase di sviluppo e di avere fondato un business di successo e con una grande base utenti. Insomma, gli investitori devono fidarsi abbastanza da aprire il portafoglio una seconda volta e dare una spintarella all'azienda.
Nel caso di xAI, il nuovo giro di finanziamenti ammonta a 6 miliardi di dollari (oltre 5.5 miliardi di euro), che ha così portato il valore di mercato dell'azienda da 18 a 24 miliardi di dollari. I nomi sono gli stessi del primo giro: i fondi della Silicon Valley Andreessen Horowitz e Sequioia Capital, ma anche due della penisola araba, cioè il saudita Kingdom Holding (guidato dal principe Alwaleed Bin Talal) e il fondo Vy Capital con base a Dubai.
A cosa servirà il round serie B di investimento
"Siamo concentrati sullo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale che siano veritieri, competenti e massimamente vantaggiosi per tutta l'umanità. La missione dell'azienda è comprendere la vera natura dell'universo", si legge nell'annuncio fatto da xAI per il nuovo giro di investimenti. Lo ha ribadito lo stesso Musk in un post su X: "Unisciti a xAI se credi nella nostra missione di comprensione dell'universo, che richiede una ricerca della verità rigorosa senza badare alla popolarità o alla correttezza politica".
Quando si tratta, però, di spiegare concretamente cosa vedremo nelle prossime settimane, xAI lascia ancora tanto all'immaginazione: " I fondi del round saranno utilizzati per portare i primi prodotti sul mercato, costruire infrastrutture avanzate e accelerare la ricerca e lo sviluppo di tecnologie future", scrivono. E per Musk, "ci sarannno altri annunci nelle prossime settimane".
Intanto bisogna acconentarsi delle prime indiscrezioni: ci sarebbe in programma la costruzione di un supercomputer che alimenti Grok e che dovrebbe entrare in funzione nell'autunno del 2025. Il supercomputer dovrebbe essere progettato per funzionare con decine di migliaia di processori grafici: si parla di 20.000 GPU per alimentare Grok 2 e addirittura 100.000 per il modello numero 3. Per adesso ci si ferma a Grok 1.5, il modello per gli iscritti alla versione Premium di X, che oltre a conversare può anche generare immagini.