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Inizia la guerra tra Elon Musk e Apple: “Tolgono Twitter dall’App Store? Lancerò il mio smartphone”

Per scatenare il conflitto è bastato un tweet firmato dall’uomo più ricco del mondo: “Apple ha minacciato di escludere Twitter dal suo App Store, ma non ci dirà il perché”.
A cura di Valerio Berra
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Se avete investito delle azioni su Twitter, negli ultimi 12 mesi avete vissuto più accelerazioni, sensazioni di vuoto e cali di pressione di un astronauta che si sta preparando a una missione in orbita. Anche se dopo l'acquisizione di Elon Musk il social network è stato delistato dalla Borsa, per chi segue ancora le sue vicende l'ultimo colpo è davvero notevole. Secondo un misterioso tweet del nuovo Ceo, Apple starebbe pensando di sospendere Twitter dall’App Store: “Apple ha minacciato di escludere Twitter dal suo App Store, ma non ci dirà il perché”.

Il tweet non è il solo sasso gettato nello stagno delle Big Tech. Piuttosto è il proiettile più grosso di una raffica cominciata nelle ultime ore. Tutto è partito con un altro tweet, sempre di Musk: “Apple ha fermato gran parte delle campagne pubblicitarie che portava avanti su Twitter. Per caso odiano la libertà di parola in America?”. Per Twitter vorrebbe dire essere esclusi da un mercato immenso, e per giunta in crescita. Lo scorso settembre negli Stati Uniti gli utenti iPhone hanno superato per la prima volta dal 2007 quelli che utilizzano dispositivi Android.

Tutte le fasi dell’attacco di Elon Musk

In questa escalation non è mancato il richiamo diretto al Ceo di Cupertino: “Cosa sta succedendo, Tim Cook?”. Musk ha poi sventagliato tutte le sue capacità diplomatiche. Prima ha rilanciato il video in cui Epic Games, la casa di produzione che ha creato Fortnite, accusava Apple di gestire in maniera monopolistica il suo App Store. Lo spot è storico nelle cronache tech e arriva dalla battaglia commerciale tra Epic Games e Apple andata in scena nel 2020.

La carrellata non poteva che chiudersi con un meme. Elon Musk ha rilanciato il meme con l’auto che sterza bruscamente davanti a due cartelli. Da una parte c’è scritto “Paga il 30%”, mentre dall’altra si legge “Vai in guerra”. Crediamo non ci sia bisogno di scrivere dove si dirige l’auto di Musk. Il riferimento al 30% riguarda le commissioni, è questa infatti la percentuale trattenuta da Apple per tutte gli acquisti che vengono fatti sulle app scaricate dal suo store ufficiale.

Il nuovo progetto: un MuskPhone

Il 25 novembre scorso Elon Musk aveva già dato qualche segnale che i rapporti tra Twitter e le piattaforme di app potevano degenerare. Una conclusione neanche tanto assurda. Tra licenziamenti e dimissioni Twitter sta avendo problemi con la moderazione e l’esaltazione del “free speach” ha portato molti troll a testare le difese della piattaforma. Solo nelle ultime ore un utente ha pubblicato i video del massacro di Christchurch. Twitter non li ha riconosciuti subito e per rimuoverli è stato necessario l’intervento del governo della Nuova Zelanda.

Il problema quindi è che il social network adesso potrebbe non essere più in grado di rispettare le regole sui contenuti promosse negli store digitali, e questo vale sia per App Store che per il Play Store di Google. In modo molto pacato Elon Musk ha risposto che in caso di eliminazione da questi store potrebbe pensare di ribaltare tutta l’industria degli smartphone e creare il suo dispositivo. Si accettano scommesse sul nome.

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