In questo videogioco i Pokémon si sparano addosso con le mitragliatrici: la prova di Palworld
Cinque milioni di copie vendute per Palworld, il videogame dei "Pokémon con le armi". Così è stato definito dopo il suo primo annuncio nel 2021, data la netta somiglianza coi mostriciattoli tascabili di GameFreak e Nintendo. Ora che è stato lanciato, è il titolo più giocato su Steam, sopra Counter-Strike 2, Dota 2, PUBG e Baldur’s Gate 3. Dietro lo sviluppo di questo travolgente successo c'è un'azienda giapponese fondata nel 2015, PocketPair.
Come funziona Palworld
Nonostante il palese richiamo a Pokémon, Palworld è un gioco molto diverso da quello sviluppato da GameFreak. Parliamo di un survival, paragonabile a un altro successo passato su Steam, Rust, ma anche a Minecraft, perché lo scopo è quello di sopravvivere alla fame, al freddo e agli attacchi nemici attraverso l'accumulo di risorse per la costruzione di una base e altre migliorie legate all'equipaggiamento. A dare una mano ci sono i Pal, creature che popolano il mondo.
I Pal possono essere catturari tramite un'apposita sfera. Non prima però di averli indeboliti a suon di pugni, picconate o peggio (a seconda dell'arma che abbiamo costruito). Una volta entrati in nostro possesso, ci aiuteranno a raccogliere risorse, difenderci e così via. Nonostate la crudeltà delle nostre azioni, il mood di gioco è molto puccioso, kawaii per dirlo alla giapponese. I Pal sono contenti di aiutarci e non si vergognano a mostrare affetto tramite cuoricini e animazioni dolcissime. Un gioco immediato, che riesce a catturare nel suo loop fatto di esplorazione, raccolta e costruzione.
Il problema dei Pokémon copiati
Il successo incredibile di Palworld non è dovuto esclusivamente alle sue meccaniche di gioco semplici ed efficaci, ma anche alle numerose controversie ad esso legate. In primis, l'accusa di plagio nei confronti dei Pokémon. Almeno 63 su 111 pal sono tratti dalle diverse generazioni di pocket-monster. Questo secondo Cecilia Fae su X (fu Twitter), fan del franchise Nintendo che ha postato una serie di immagini comparative per mostrare l'effettiva somiglianza tra le due parti. Non è tutto: ci sono altri richiami anche ad altri videogiochi dell'ecosistema Nintendo, come Zelda: Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, a partire dalle scritte di presentazione delle varie ambientazioni. Legalmente però sembra non ci siano problemi.
Takuro Mizobe, CEO di PocketPair, ha riferito al sito giapponese Automation che Palworld ha superato tutti gli ostacoli legali necessari per non incorrere nella violazione del copyright. "Realizziamo i nostri giochi molto seriamente", ha precisato Mizobe. "Non abbiamo assolutamente alcuna intenzione di violare la proprietà intellettuale di altre aziende". In passato Nintendo è intervenuta con tempestività, anche nel caso di creazioni dei fan senza scopi commerciali, come accaduto a Pokémon FPS, una reinterpretazione sparatutto della serie videoludica Pokémon Snap a opera dell'utente Dragon_GameDev2. Adesso il discorso è differente, eppure finora da Nintendo nessuna iniziativa legale.
La seconda accusa contro Palworld riguarda l'uso dell'IA generativa per creare i personaggi del gioco e bypassare le regole sul copyright. Di questo però al momento non c'è alcuna prova concreta. L'accusa parte da alcuni utenti, che su X hanno riportato a galla le esternazioni favorevoli di Mizobe nei confronti dell'uso dell'intelligenza artificiale nei videogiochi. Vere e proprie congetture davvero difficili da confermare e che in ogni caso non avrebbero alcun risvolto legale. Si tratta solo di gettare in cattiva luce Palworld per motivi etici.
A tal proposito, il gioco risulta problematico anche per il tipo di rappresentazione che fa del rapporto tra uomo e natura. I Pal per essere catturati devono essere prima indeboliti e poi prelevati dal loro ecosistema per diventare leali aiutanti con cui raccogliere risorse, edificare e combattere. Anche l'ambiente, tra legno, roccia, minerali, è alla mercé dell'accumulo compulsivo ma necessario per la progressione del nostro personaggio. Una cruda metafora della società capitalista mascherata da uno stile tenero e fanciullesco.
"Purché se ne parli", diceva Oscar Wilde, e Palworld sembra confermare. Sono indubbi i meriti del gioco, ossia l'aver snellito le meccaniche da survival game per rivolgersi a un pubblico più ampio, ma è altrettanto indubbio che senza il riferimento palese a Pokémon, uno dei marchi con il maggior incasso di tutti i tempi secondo Market Decipher, non avrebbe avuto lo stesso impatto. A questo si aggiunge l'accostamento di un franchise simile alla violenza e alle armi.
Basta citare lo scalpore generato da Inteleon, Pokémon di Spada e Scudo che ricorre a un fucile da cecchino per fare la sua mossa Gigamax. Si tratta della prima apparizione di un'arma da fuoco nei videogiochi Pokémon. È accaduto nel 2019. Palworld va in un certo senso a dissacrare l'iconocità dei pokémon, il tutto senza rinunciare a una giocabilità in grado di creare assuefazione. Il gioco è disponibile su PC via Steam e su Xbox Series X|S, anche tramite abbonamento Game Pass.