In Italia 2 studenti su 3 usano l’intelligenza artificiale per preparare la Maturità 2024: i dati
Ripassare, correggere gli esercizi, preparare i temi che potrebbero spuntare nella prima prova. Tra pochi giorni inizia la Maturità 2024, l’esame con cui si concludono le scuole superiori di secondo grado. La prima prova scritta dell’Esame di Stato è fissata per mercoledì 19 giugno: sei ore per completare una delle 7 tracce proposte dal Ministero. Il giorno dopo ci sarà la seconda prova, diversa per ogni indirizzo e poi il colloquio orale.
L’attenzione che ruota attorno a questo esame è alta. Negli ultimi anni è cambiato molto, solo quest’anno è stato introdotto anche il Capolavoro, un lavoro digitale da presentare all’orale. Tra le cose che cambiano per questa Maturità sembra esserci anche un altro fattore: la preparazione. Secondo una ricerca della piattaforma Skuola.net sembra infatti che gli studenti italiani stanno usando l’intelligenza artificiale per rifinire gli ultimi passaggi prima dell’esordio con le prove. E forse qualcuno potrebbe usarla anche in sede di esame. Fra i software sotto osservazione c'è l'ormai noto ChatGPT.
I dati sull’intelligenza artificiale e la Maturità
Secondo un sondaggio condotto su circa 1.000 alunni alle prese con l’Esame di Stato, tre su quattro hanno usato ChatGPT o simili in questi giorni. Al netto di questa percentuale ci sono poi gli usi più specifici. Il 33% degli intervistati sta usando l’intelligenza artificiale per ripassare il programma da portare agli esami.
Il 42% la sta usando per creare contenuti “su misura” per l’orale, come i collegamenti fra argomenti diversi, e ancora il 15% sta cercando di estorcere all’intelligenza artificiale temi o comunque svolgimenti della prima prova. Non è un esordio. In molti avevano già usato l’intelligenza artificiale nell’ultimo anno. Solo il 24% non aveva mai usato uno di questi strumenti.
Fino a qui tutto lecito. Protetto dall’anonimato però circa il 17% degli intervistati ha dichiarato di essere pronto a chiedere l’aiuto dell’intelligenza artificiale anche durante le prove d’esame. D’altronde i precedenti ci sono. Il 37% ha ammesso di aver già usato un’intelligenza artificiale per copiare in una verifica scritta.