Iliad chiede a Vodafone di fondere le attività in Italia, cosa può cambiare per gli utenti
È una proposta da 10,45 miliardi di euro. Con una nota il gruppo francese Iliad ha presentato a Vodafone una proposta per fondere le attività in Italia. Un progetto che dovrebbe portare alla creazione di una nuova compagnia. Secondo le agenzie stampa che hanno diffuso la notizia, non si tratta di un’indiscrezione: è un’offerta sostenuta dal consiglio di amministrazione di Iliad. Anche Xavier Niel, il principale azionista della compagnia sostiene l’offerta. Niel è uno degli uomini più ricchi della Francia: ha un patrimonio da 6,3 miliardi di euro.
Su questa offerta, si apprende, circolavano solo dei rumors non confermati. Solo ora è arrivata l'ufficialità. La valutazione di Vodafone Italia è stata fissata a 10,45 miliardi di euro. Iliad ha diffuso anche altri dettagli dei termini dell’accordo: Vodafone avrebbe il 50% del capitale sociale della nuova compagnia telefonica e riceverebbe un pagamento cash (quindi in liquidità, non certo in contanti) da 6,5 miliardi di euro.
Come cambieranno i servizi
Al momento è troppo presto per parlare di tariffe. Certo, è plausibile che se Vodafone dovesse accettare la fusione con Iliad insieme alla nuova compagnia arriverebbero anche nuovi piani tariffari. Quello che invece potrebbe cambiare è la tipologia dei servizi. Sia per la potenza e la diffusione della rete 5G che per la rete in fibra ottica. Più investimenti vuol dire servizi migliori, almeno in teoria.
Thomas Reynaud, ceo del Gruppo Iliada, ha detto: “La nuova compagnia sarebbe pienamente impegnata nell’accelerazione della transizione digitale del Paese e in particolare nell’adozione della fibra ottica e nello sviluppo del 5G, con oltre 4 miliardi di euro di investimenti previsti nei prossimi 5 anni”.
Secondo l’agenzia stampa Ansa, Vodafone avrebbe diffuso un altro comunicato in cui spiega che sta valutando fusioni con diversi operatori: “Coerentemente con le sue precedenti dichiarazioni, Vodafone è favorevole al consolidamento del mercato nei Paesi in cui non riesce a ottenere un adeguato ritorno sul capitale investito e conferma che sta esplorando le opzioni con diverse parti per raggiungere questo obiettivo in Italia, anche attraverso una fusione o una cessione. Non vi è alcuna certezza che alla fine venga concordata una transazione. Se necessario, verrà fatto un ulteriore annuncio quando sarà opportuno”. Il valore delle sue azioni in Borsa ha segnato una fluttuazione del 6% verso l’alto.