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Il segreto dell’algoritmo di TikTok: “Preferiscono chiudere che svelarlo”

Il sistema di raccomandazione assegna punteggi a tutti i video sul social in base un’equazione e propone agli utenti i contenuti con i punteggi più alti. Il segreto dell’algoritmo non è solo fidelizzare l’utente e tenerlo incollato all’app, ma fare in modo che TikTok riesca “a leggere la tua mente”.
A cura di Elisabetta Rosso
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Tutto ruota intorno all'algoritmo. La formula che ha consacrato TikTok e al tempo stesso potrebbe decretarne la fine. Il 24 aprile Joe Biden ha firmato la legge per bandire il social negli Stati Uniti (legge già approvata da Camera e Senato). Ora l'azienda cinese ByteDance ha nove mesi di tempo per cedere la piattaforma, l'alternativa è essere vietata negli Usa. C'è chi ha già messo una croce sul social, ma non sarà così semplice. I tempi sono lunghi, le decisioni da prendere difficili e soprattutto TikTok non ha nessuna intenzione di vendere. Il motivo? L'algoritmo. 

ByteDance ha spiegato che preferirebbe chiudere la piattaforma se esaurisse tutte le opzioni legali. TikTok infatti aveva già comunicato ai dipendenti che se la legge fosse stata approvata, la società l’avrebbe impugnata in tribunale. "Non abbiamo alcun piano per vendere", ha spiegato la società. L'algoritmo è troppo prezioso per ByteDance, e se la scelta si riducesse a vendere o morire, la seconda opzione rimarrebbe comunque il male minore.

L'algoritmo del successo

All'inizio l'hanno copiato, poi hanno deciso di bannarlo. Come dicevamo, l'algoritmo di TikTok ha rivoluzionato le piattaforme. Tutti prima o dopo infatti seguito l'esempio del social cinese. La grande intuizione è stata la personalizzazione estrema, TikTok ha creato un intrattenimento su misura grazie al suo algoritmo che ha attirato sempre più utenti sulla piattaforma. E per questo non può dare in pasto alla concorrenza l'ingrediente segreto del suo successo. 

In realtà l'algoritmo di raccomandazione di TikTok è stato "preso in prestito" dalla sua app sorella, Douyin, rilasciata nel 2016. "Douyin ha lavorato per avere tag su ogni utente. Sono riusciti a etichettare manualmente ogni video, taggando gli utenti che lo avevano guardato", aveva spiegato Yikai Li, manager dell'agenzia pubblicitaria Nativex ed ex direttore di ByteDance. "Poi hanno adottato la stessa strategia su TikTok". Il sistema di raccomandazione assegna punteggi a tutti i video in base un'equazione e propone agli utenti i contenuti con i punteggi più alti. Il segreto dell'algoritmo non è solo fidelizzare l'utente, ma fare in modo che TikTok riesca "a leggere la tua mente".

Perché gli Usa hanno paura di TikTok

L’accusa è di spiare gli utenti, ma la preoccupazione più grande non è tanto la raccolta dei dati (ogni social network, anche Facebook e Instagram funzionano allo stesso modo) quanto il rischio che quelle informazioni vengano consegnate e usate dal governo cinese per minare le istituzioni democratiche, favorire la dipendenza da internet tra i giovani, spiare e influenzare l’Occidente.

"Nel contesto delle piattaforme di social media utilizzate da quasi la metà degli americani, non è difficile immaginare come una piattaforma che facilita così tanto il commercio, il discorso politico e il dibattito sociale possa essere segretamente manipolata per servire gli obiettivi di un regime autoritario, con una lunga esperienza di censura, repressione transnazionale e promozione della disinformazione”, ha sottolineato Mark Warner, presidente della commissione intelligence del Senato.

La posizione di Bytedance

Mercoledì, il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, ha dichiarato che la società avrebbe combattuto in tribunale per rimanere negli Stati Uniti. "State tranquilli, non andremo da nessuna parte", ha detto in un video pubblicato sull'app. Molto probabilmente Bytedance punterà tutto su un lavoro di lobbying. Secondo il Washington Post nel 2019 TikTok ha investito nelle attività di lobbying circa 300.000 dollari. Potrebbe sfruttare i nove mesi concessi per la vendita per fare pressioni e ribaltare l'aut aut statunitense.

ByteDance ha anche smentito le voci su una possibile vendita: "Le notizie dei media stranieri secondo cui ByteDance vorrebbe vendere TikTok non sono vere", ha rimarcato la società in un post.

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