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Il razzo Starship di Elon Musk esplode in volo in mille detriti ma il lancio è comunque un successo

Mentre in Italia era la notte tra il 16 e il 17 gennaio, in Texas nella Starbase di Boca Chica il razzo Starship ha effettuato il suo 7° lancio. Questa volta non è andato tutto nel verso giusto: la navicella Starship è esplosa in cielo. In compenso il booster Super Heavy è riuscito a tornare alla base.
A cura di Valerio Berra
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“Il successo è incerto ma l’intrattenimento è garantito”. Elon Musk ha rilanciato sul suo profilo X le immagini dell'ultimo lancio di Starship, il razzo più grande mai costruito dall’uomo. Tra tutti i video pubblicati sul suo profilo ce ne sono un paio effettivamente eccezionali. Sono quelli in cui si vedono i frammenti della navicella di Starship entrare in atmosfera. Nelle clip si vedo un fascio di migliaia di detriti che si illuminano mentre bruciano arrivando a terra. Il lancio è avvenuto mentre in Italia era la notte tra il 16 e il 17 gennaio.

Le immagini sono riprese dai tavoli di un ristorante e da un aereo in volo. Il razzo di SpaceX era diviso in due parti. Il booster Super Heavy, tornato correttamente alla Starbase di Boca Chica, in Texas. E la navicella Starship, il vettore che durante questo test avrebbe dovuto portare in orbita una serie di finti satelliti Starlink. A essere esploso in volo, come confermato da SpaceX, è stato proprio Starship.

Perché la navicella Starship è esplosa

Dopo il lancio SpaceX ha pubblicato un post sul suo sito in cui ha spiegato tutte le dinamiche. Nonostante sia necessario recuperare nuove informazioni, dai primi dati raccolti sembra che tutto sia partito da un incendio nella sezione di poppa. Spiega SpaceX: “Come sempre, il successo deriva da ciò che impariamo e questo test di volo ci aiuterà a migliorare l'affidabilità di Starship mentre SpaceX cerca di rendere la vita multiplanetaria”.

Elon Musk ha aggiunto poi qualche dettaglio sul suo profilo X: “Dalle prime analisi sembra che ci fosse una perdita di ossigeno. Oltre a un ovvio doppio controllo per le perdite, aggiungeremo un meccanismo di soppressione degli incendi e forse aumenteremo l’area di sfiato”.

Perché il lancio è stato comunque un successo per Elon Musk

Nonostante l’esplosione della navicella, c’è un dato che ha reso contenti gli ingegneri di SpaceX. Il booster Super Heavy è riuscito a tornare alla base per essere recuperato dai chopstick, le strutture metalliche che gli hanno permesso un aggancio immediato alla struttura.

Questo passaggio è la vera rivoluzione di SpaceX: l’obiettivo del progetto infatti non è solo mandare razzi e navicelle in orbita ma anche riportare tutto a terra per utilizzarlo in altre missione, in modo da ridurre i tempi e i costi dei viaggi nello Spazio. Due fattori necessari se un giorno si vorrà davvero arrivare su Marte.

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