Il piano di Elon Musk per le elezioni USA ha funzionato: cosa farà ora che Donald Trump ha vinto
Nella notte elettorale anche Elon Musk ha organizzato la sua maratona. È cominciata in una stanza virtuale di X, quando in Italia erano ancora le 23:00. Prima dei dati iniziali, prima degli elettori assegnati, prima di una mappa che ha iniziato a colorarsi subito di rosso. Nella stanza c’era lui, il furbo account America, quello dei proprietari di Tesla della Silicon Valley e poi una lunga serie di account di imprenditori, fan delle criptovalute o nostalgici dell’operazione Game Stop.
Un tecno universo di cui sentiremo parlare a lungo e che conosceremo ancora meglio ora che Donald Trump è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. I risultati del Wisconsin e quelli dell’Alaska hanno cancellato ogni dubbio. Ormai la strada è tracciata. Ed è una strada su cui, in qualche modo, ci sarà anche Elon Musk.
Il ruolo di Elon Musk alla Casa Bianca
Elon Musk non è stato solo un finanziatore della campagna elettorale di Trump. In tutto tra donazioni e lotterie si parla di circa 130 milioni di dollari. Non è stato solo un suo testimonial. Il rapporto che hanno intrecciato Donald Trump e Elon Musk è diventato molto stretto. Tanto che Trump l’ha ringraziato ufficialmente:
“Abbiamo una nuova star, è nata una stella: Elon. Ha fatto campagna elettorale per me, e mentre faceva campagna elettorale ha lanciato un razzo nello spazio e l’ha fatto tornare indietro. Musk è una delle persone più importanti nel Paese”.
Come abbiamo scritto nei giorni prima del voto, con questa vittoria Elon Musk acquisirà ancora più potere. Non è mai stato svelato il ruolo che Donald Trump ha in mente per lui. Difficile pensare a un posto istituzionale. Elon Musk ha già posizioni operative in aziende enormi e a giudicare dalle uscite degli ultimi anni è difficile che nella sua agenda ci sia spazio anche per un incarico a Washington. Una posizione più leggera, anche informale come consigliere, è più probabile.
Cosa cambia per le principali aziende di Elon Musk dopo le elezioni
La prima cosa che è cambiata per Elon Musk è la sua posizione in Borsa. Le azioni Tesla nelle ultime ore hanno ricominciato a salire. Al momento vengono scambiate per 269, 80 euro. È il dato migliore da agosto anche se è ancora lontano dal picco del 2021, quando erano arrivate a 353, 53 euro per azioni. Secondo le ultime rilevazioni di Forbes, il patrimonio di Elon Musk è in crescita: + 1,86%. È saldamente l’uomo più ricco del mondo con un capitale da 264,7 miliardi di dollari.
Il rialzo in Borsa di Tesla è il primo segnale. Elon Musk nei prossimi quattro anni potrà consigliare le scelte di Donald Trump in campo economico, suggerire dove e come mettere dazi, far valere tutta la sua influenza direttamente nello Studio Ovale. Un percorso che è favorito anche da due promesse già fatte da Donald Trump: deregulation e abbattimento delle tasse sui super ricchi.
Questo vale anche per SpaceX, l’azienda che si occupa di esplorazione spaziale. Con due punti da aggiungere. Il primo è sui contratti con la Nasa: una delle fonti di guadagno principali per SpaceX restano i bandi dell’agenzia spaziale americana. Solo a giugno SpaceX e Nasa hanno firmato un contratto da 843 milioni di dollari.
Il secondo è Starlink, la rete internet satellitare. Nelle scorse settimane sono emerse da un’inchiesta della procura i contatti tra Starlink e alcuni esponenti delle istituzioni per usare la rete Starlink in contesti critici per l’Italia, come le ambasciate. Non è impossibile pensare che Starlink e il suo internet satellitare potrebbero iniziare a firmare contratti con la Casa Bianca.
Le leggi che ancora vanno scritte
Forse però il punto più importante da tenere d’occhio è quello delle regolamentazioni. Elon Musk si occupa di business molto giovani e che in parte ha contribuito a lanciare. Business che però stanno per arrivare in campi nuovi dove le leggi non esistono o sono molto restrittive.
Pensate alle auto a guida completamente autonoma o ai robot domestici. Pensate ai chip nella testa, alle costellazioni da migliaia di satelliti o al futuro dei social network. Sono tutti mercati arrivati prima che ci fosse una giurisprudenza. Sono tutti mercati in cui Elon Musk ha avviato progetti. E sono tutti mercati che nei prossimi anni avranno bisogno di nuove leggi. A chi chiederà consiglio Donald Trump?