Il Pd presenta una legge sull’intelligenza artificiale scritta dall’intelligenza artificiale
“Si tratta di una provocazione, vogliamo sottolinearlo tre volte”. Al telefono c’è Samuele Astuti, al secondo mandato come consigliere regionale in Lombardia per il Partito Democratico. La provocazione di cui parla è una legge sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Un testo che ieri il Pd ha presentato al consiglio regionale in due versioni, una scritta come da procedura da un gruppo di consiglieri che poi hanno messo la loro firma. L’altra invece è stata scritta direttamente dall’intelligenza artificiale e nello specifico dagli algoritmi di ChatGPT.
Il prompt (il comando da cui parte a lavorare l’intelligenza artificiale) è stato semplice: “Proponi una legge regionale per regolamentare l’intelligenza artificiale”. Secondo Astuti il lavoro di ChatGpT è stato efficiente: “ChatGPT ha cominciato a scrivere una legge divisa per articoli. Certo, c’era qualche problema relativo alle competenze regionali o nazionali ma il risultato alla fine è stato comunque notevole”.
Le legge sull’intelligenza artificiale del Pd
La proposta “umana” sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale, spiega Astuti, introduce due elementi di cui nelle ultime settimane si è parlato parecchio, soprattutto in relazione a ChaGPT (attualmente ancora bloccata dal Garante della Privacy). Il primo è la trasparenza: l’intelligenza artificiale dovrebbe sempre esplicitare le fonti dei suoi risultati. Al momento tutti i software di intelligenza artificiale generativa producono testi o immagini senza citare le fonti da cui quei testi e quelle immagini sono state prese, creando anche non pochi problemi con il diritto d’autore.
La seconda è la responsabilità, qualsiasi valutazione fatta dall’intelligenza artificiale deve poter essere ricondotta a qualcuno che poi possa risponderne. Tutto questo dovrebbe essere regolato dal una Consulta per Sistemi di Intelligenza Artificiale Affidabile formata da 13 membri tra esperti e consiglieri regionali.
Le legge sull’intelligenza artificiale di ChatGPT
I consiglieri del Pd hanno proposto così di presentare due versioni. Una veramente redatta da loro e l’altra scritta dall’intelligenza artificiale, scelta fatta come provocazione per mostrare le potenzialità di questo software. Il risultato di quella proposta da ChatGPT è impressionante, anche nel tecnico sbaglia spesso le competenze da attribuire alla regione. In tutto ci sono dieci articoli, praticamente tutti verosimili. Ne lascio due qui sotto.
“Art. 3. Principi Generali. 1. L’utilizzo dei sistemi di IA nella Regione del essere improntato ai seguenti principi: a) trasparenza: i sistemi di IA devono essere trasparenti nell’elaborazione dei dati, in modo che i soggetti interessati possano comprendere come vengono prese le decisioni e quali dati sono utilizzati per tali decisioni”.
O ancora: “+Articolo 8, Montoraggio e valutazione. 1. La Regione può istituire un comitato per il monitoraggio e la valutazione dell’utilizzo dei sistemi di IA nella Regione”.