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Il nuovo test di Neuralink per un impianto cerebrale collegato a un braccio robotico: “Sarà rivoluzionario”

Il chip di Neualink permette di controllare smartphone, computer, ma anche un arto robotico, solo con il pensiero. Il dispositivo, abbinato al robot, potrebbe permettere alle persone paralizzate di svolgere azioni quotidiane in autonomia.
A cura di Elisabetta Rosso
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Non solo chip. Ora Neuralink è pronta a testare il primo impianto cerebrale con braccio robotico. L'azienda ha ricevuto l'autorizzazione per iniziare un test di fattibilità. In un post su X, il 25 novembre, ha scritto: "Siamo entusiasti di annunciare l'approvazione e il lancio di un nuovo studio per estendere il controllo BCI utilizzando l'impianto N1 a un braccio robotico di assistenza sperimentale. Questo è un importante primo passo verso il ripristino non solo della libertà digitale, ma anche della libertà fisica. Ulteriori informazioni saranno disponibili a breve, ma lo studio CONVOY consentirà l'arruolamento incrociato di partecipanti dallo studio PRIME in corso."

L'azienda di Elon Musk ora dovrà valutare la sicurezza della sua interfaccia wireless cervello-computer e del robot chirurgico. Le brain-computer interface (BCI) che controllano i bracci robotici potrebbero permettere alle persone paralizzate di svolgere semplici attività quotidiane senza assistenza.

Il paziente zero che ha ricevuto il primo chip

Neuralink lavora a Telepathy dal 2016, a dicembre del 2022 sono state annunciate le prime sperimentazioni umane. La lista d'attesa è stata aperta a settembre 2023 per trovare i primi 11 pazienti e verificare la sicurezza e l'efficacia del chip.

Il paziente zero, Noland Arbaugh, è stato operato a gennaio 2024. L'uomo di 29 anni, è rimasto paralizzato dalla spalla in giù dopo un incidente subacqueo. Il dispositivo di Neuralink gli ha permesso di giocare ai videogiochi, navigare su Internet, postare sui social media e muovere un cursore sul suo laptop. "Sono passati mesi da quando mi hanno impiantato Telepaty e per ora sta andando bene", ha raccontato a Fanpage.it. "Sento di aver fatto di più negli ultimi mesi di quanto non abbia fatto in tutti i trent’anni precedenti".

L'operazione è stata un successo anche se poche settimane dopo l'intervento l'impianto ha iniziato a dare problemi. Neuralink in un post sul blog ha spiegato che i fili si sono ritratti, riducendo i bit al secondo. Arbaugh ha infatti perso velocità e precisione sul controllo del cursore. Il team ha poi modificato i chip e recuperato la maggior parte delle funzionalità. Arbaugh è stato il primo ma non il solo. Il chip infatti è stato impiantato con successo anche in un secondo paziente ad agosto.

Quali sono gli obiettivi di Elon Musk

Telepathy permette di controllare smartphone, computer o un arto robotico, solo con il pensiero. Il dispositivo si basa sulla brain-computer interface (BCI), l’interfaccia cervello-computer che permette una comunicazione tra l’attività cerebrale e un qualsiasi altro device esterno. La sperimentazione è stata approvata a maggio 2023 dalla Food and Drugs Administration (FDA) degli Stati Uniti, per “persone affette da tetraplegia dovuta a lesioni del midollo spinale cervicale o a sclerosi laterale amiotrofica (SLA)”.

L’obiettivo di Neuralink è infatti “creare un’interfaccia neuronale per il ripristino dell’autonomia di coloro che oggi hanno bisogni medici insoddisfatti”. Non solo. Questo è solo il primo passo. Il grande sogno di Elon Musk infatti è quello di sviluppare un dispositivo in grado di "sbloccare il potenziale umano", capacità fisiche e mentali fino a raggiungere la “simbiosi con l’intelligenza artificiale”.

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