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Il nuovo film di Super Mario è la prova definitiva che la cultura nerd è diventata pop

Con Super Mario Bros. Il Film, l’icona più celebre di Nintendo si dimostra capace di superare i confini videoludici per conquistare il cinema.
A cura di Lorena Rao
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Super Mario Bros. Il Film è finalmente realtà ed è già un successo al botteghino. Al di là dei tre milioni di euro d'incassi in tre giorni (solo in Italia), a testimoniare la qualità della pellicola diretta da Aaron Horvath e Michael Jelenic è il film stesso. Questo perché, a differenza del live action del 1993 con Bob Hoskins, John Leguizamo e Dennis Hopper, Super Mario Bros. Il Film ha le idee chiare e funziona per diversi tipi di pubblico (adulti, bambini), non per forza di gamer.

Del resto, icone come Mario, Luigi, Peach, Bowser e Donkey Kong fanno parte dell'immaginario collettivo, dimostrando quanto sia facile oggi essere nerd. A conti fatti, la cultura videoludica è da considerare a tutti gli effetti cultura pop. Non parliamo di un'eccezionalità: accanto a Nintendo c'è pure Sony, che con film come Uncharted e serie tv come The Last of Us, punta sulla transmedialità delle sue esclusive per abbracciare un pubblico che non sia solo quello legato ai videogiochi, riuscendoci.

Super Mario Bros. Il Film: non è solo una questione di citazioni

Super Mario Bros. Il Film racconta una storia in cui due fratelli idraulici di Brooklyn, Mario e Luigi, finiscono per sbaglio nel Regno dei Funghi, il quale è minacciato da Bowser, innamorato della principessa Peach. Dinamiche narrative semplici, che però fanno da pretesto per un viaggio coloratissimo e divertente, perfettamente in linea con l'universo videoludico ideato quarant'anni fa da Shigeru Miyamoto, che ha collaborato alla realizzazione del film, dietro al quale c'è pure Illumination (Cattivissimo Me, Minions).

All'interno di questa cornice dai toni fanciulleschi c'è una massiccia quantità di citazioni al mondo Nintendo, sonore ma soprattutto visive, se non addirittura narrative: Jumpan, Kid Icarus, Kranky Kong sono solo alcuni degli easter egg presenti nella pellicola. Un aspetto che di certo saprà accontentare le videogiocatrici e i videogiocatori più incalliti, lieti di vedere una trasposizione cinematografica fedele all'identità videoludica di Nintendo, ma che non è l'unico su cui si basa il film. Seduti, davanti allo schermo, assistiamo a spaccati della quotidianità dei personaggi mai trattati nei videogiochi.

Che sia la vita frenetica dei Toad nel Regno dei Funghi o quella di Mario e Luigi con la propria famiglia italoamericana a Brooklyn (il papà è doppiato in italiano dalla voce storica di Mario, Charles Martinet), veniamo catapultati in un mondo vivo, in cui conosciamo da zero le sue regole, che sono semplici ma ben caratterizzate, e per questo perfettamente funzionali, a prescindere dalla propria esperienza videoludica. La semplicità non è quindi un difetto, ma una qualità in grado di garantire coinvolgimento. Non manca comunque una morale che vede al centro il dolce rapporto fraterno tra Mario e Luigi e in generale l'importanza degli affetti contro il mero potere. Il tutto è avvalorato da animazioni davvero splendide, capaci di dare la giusta espressività ai personaggi.

Super Mario Bros. Il Film è un esperimento ben riuscito che riesce ad accontentare i fan e le fan e non solo. Tra loro c'è Mario stesso inteso come marchio Nintendo, un'icona potentissima che per la prima volta si dimostra capace di valicare i confini videoludici per conquistare il cinema.

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