Il nuovo chip quantistico di Microsoft è dedicato a un italiano: l’omaggio a Ettore Majorana
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Ettore Majorana è nato all’inizio del secolo scorso. Era un fisico, una delle menti più brillanti della sua generazione, scomparso in circostanze mai chiarite quando aveva 31 anni. Oggi a quasi 120 anni dalla sua nascita c’è un chip dedicato a lui e alle sue teorie. E non un chip ordinario ma un processore quantistico, l’ultima frontiera nella ricerca sui pc.
Il Majorana 1 è stato presentato da Microsoft. Non è un prodotto che potremmo comprare con due click su Amazon. È un chip quantistico e si basa su un nuovo materiale. Prima di affrontare il tema, partiamo da un punto. La ricerca sui pc quantistici è attiva da tempo. Parliamo di macchine che non sfruttano le componenti che sono in commercio ma sfruttano le proprietà quantistiche della materia per effettuare moli enormi di calcoli.
Se i bit sono l’unità minima alla base delle capacità di calcolo dei nostri pc, nei pc quantistici parliamo di qubit, unità che sono in grado di possedere più valori nello stesso momento. In questo contesto il Majorana 1 è importante perché è uno dei primi chip che potrebbero portare la tecnologia dei computer quantistici all’interno di diverse applicazioni. Le ricerche scientifiche dietro questo chip sono state pubblicate su Nature.
Il ruolo dei superconduttori topologici
Come spiega Microsoft, in questo chip quantistico ci sono i risultati delle ricerche sui superconduttori topologici, una “classe di materiali capace di raggiungere uno stato della materia mai osservato prima, né solido, né liquido, né gassoso”. Uno stato che appunto viene definito “topologico”.
Qui arriviamo alla scelta del nome. Il chip infatti si basa su delle particelle che, spiega il magazine The Verge, erano state scoperte a livello teorico dal fisico Ettore Majorana nel 1937. Come scrive Microsoft sono particelle che in determinate condizioni sono in grado di “immagazzinare informazioni quantistiche in modo protetto”.
Zulfi Alam, vicepresidente dei progetto quantum a Microsoft, ha spiegato che questo chip è il risultato del programma di ricerca più lungo mai affrontato da Microsoft: “Lavoriamo a questo programma da 17 anni. Ora possiamo definire la prossima fase del viaggio quantistico”.