Il governo Meloni vuole investire 500.000 euro per un’app dove vedere i prezzi della benzina
Nell’ultimo emendamento al decreto legge benzina sono previste anche una serie di misure per favorire la trasparenza nella comunicazione dei prezzi. Prima di tutto resta l’obbligo per i distributori di benzina di esporre i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento, cartelloni che dovranno essere posizionati “con adeguata evidenza” accanto ai quelli dove sono indicati i prezzi praticati.
Per calcolare questi dati le aziende che si occupano della distribuzione dei carburanti dovranno inviare le comunicazioni con i loro prezzi al Mimit, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La frequenza con cui dovrà avvenire questa comunicazione dovrà essere almeno settimanale.
Tutti questi dati verranno poi pubblicati su un’applicazione. Secondo l’agenzia stampa AdnKronos l’investimento per questo progetto sarà di 500.000 euro per il primo anno e 100.000 euro per il secondo. Nell’emendamento al decreto legge sono previste anche sanzioni per i distributori che non espongono i prezzi: da 200 mila euro a 2 mila euro e con sospensione dell’attività da uno a 3 giorni.
Le app (che già esistono) per monitorare i prezzi della benzina
Nelle anticipazioni uscite nei giorni scorsi sembra che l’app sarà in grado di implementare anche un sistema di geolocalizzazione, in modo tale che gli utenti quando devono fare benzina possano vedere subito i prezzi forniti dai distributori nelle vicinanze. L’idea in effetti è interessante e infatti esistono già dei concorrenti, come abbiamo scritto in questo articolo. Sempre dalle anticipazioni l’app del governo dovrebbe consentirebbe anche il confronto con i prezzi medi del carburante.
Fra i servizi già a disposizione c’è Google Maps, che permette di vedere tutti distributori che si trovano accanto all’utente con anche i prezzi forniti per la benzina. Prezzi Benzina è forse la più nota: permette non solo di vedere i distributori ma anche di capire subito la differenza di prezzo con un sistema di colori. Un’opzione simile è offerta anche da Waze.