Il governo Meloni ha scelto il nuovo capo della cybersecurity: sarà Bruno Frattasi
L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (Acn) ha poco più di un anno di vita. È nata il 27 dicembre del 2021, mentre a palazzo Chigi c’era Mario Draghi. Nell’ultimo anno ha cominciato a strutturarsi, ha assunto e ha iniziato a chiarire il suo ruolo sia davanti ai protagonisti del settore che davanti al pubblico. Tutto sotto la guida di Roberto Baldoni che nei primissimi mesi della sua nomina aveva descritto l’interno progetto di Acn come un “enorme lavoro da fare”. Qualcosa però non deve avere funzionato, visto che lunedì 6 marzo Roberto Baldoni si è dimesso dalla direzione dell’Agenzia.
Non chiare le cause. Nessuna dichiarazione né dal governo di Giorgia Meloni, né dall’ormai ex direttore. Un gruppo di sedicenti hacker filorussi ha letto la notizia come una resa dopo una tenue raffica di attacchi Ddos da loro organizzati. Posizione non esattamente credibile. Ad essere più chiare sono le scelte del governo di Giorgia Meloni che durante il Consiglio dei Ministri celebrato a Cutro ha annunciato il sostituto di Baldoni: l’ex prefetto di Roma Bruno Frattasi.
Chi è Bruno Frattasi
Classe 1956, Bruno Frattasi ha ricoperto l’incarico di prefetto di Roma fino alla nomina alla Cyber sicurezza. Un incarico che ha ereditato pochi mesi fa dopo la scelta di Matteo Piantedosi come ministro dell’Interno. Nominato prefetto nel 2005, Frattasi secondo la biografia ufficiale del Ministero dell’Interno è stato prefetto anche di Latina. Nel 2019 è stato nominato a capo dell'Agenzia nazionale per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Un profilo più istituzionale rispetto a Roberto Baldoni, che invece era professore ordinario di Computer Science all’Università La Sapienza di Roma.