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Il Giappone utilizza l’IA per combinare matrimoni perfetti: la nuova misura contro la denatalità

Il governo centrale ha annunciato finanziamenti a favore delle iniziative che attraverso l’uso di algoritmi specifici promettono di far “matchare” le anime gemelle. L’obiettivo è l’altare e il contrasto alla crisi demografica, ma c’è chi teme per la sicurezza dei dati.
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In Giappone, un tempo i matrimoni combinati erano affare di famiglia, poi a partire dai primi anni del 2000 l'ossessione per l'altare – in Giappone molto sentita – ha portato alla nascita dei "konkatsu", delle vere e proprie feste dove gli aspiranti sposi si incontrano per trovare l'altra metà della mela. Oggi, a organizzare il "match perfetto" ci pensa direttamente lo Stato e per farlo si serve dell'intelligenza artificiale.

L'amore però c'entra poco: ciò che negli ultimi anni ha spinto sempre più prefetture – le strutture amministrative in cui è diviso il Paese – a offrire servizi di "matchmaking" per i propri cittadini è l'urgenza di affrontare il calo delle nascite, diventato ormai un'emergenza per il Paese. La crisi demografica è infatti in cima all'agenda governativa del Giappone, dove le nascite e i matrimoni continuano a diminuire anno dopo anno: nel 2023 per la prima volta in 90 anni si sono sposate meno di 500.000 coppie (489.281). Di fronte all'inefficacia delle politiche a sostegno della famiglia, ora le autorità governative ci provano con l'IA, sperando di andare al cuore del problema. In tutti i sensi.

Usare l'IA per far incontrare i futuri sposi

In realtà l'idea non è nuova. Già da qualche anno diverse delle 47 prefetture del Paese hanno iniziato a servirsi degli algoritmi e dei big data per organizzare i konkatsu. Per incontrare gli aspiranti pretendenti gli algoritmi utilizzano informazioni ottenute da questionari che i partecipanti accettano di compilare o dai profili di cui sono in possesso le agenzie matrimoniali. Inoltre, sono già diverse le sperimentazioni che le più note app di dating al mondo stanno facendo per potenziare i servizi di matchmaking attraverso l'IA.

I risultati fanno ben sperare. Secondo quanto riferito dal The Japan Times, nella prefettura di Saitama, che ha adottato il sistema nel 2018, 139 coppie si sono sposate grazie all'aiuto degli algoritmi. A marzo 2023 erano 31 le prefetture che offrivano ai residenti il servizio, compresa quella di Tokyo.

La decisione del governo

Dati i risultati positivi di questi esperimenti il governo centrale ha annunciato che sosterrà con piani di finanziamenti le prefetture che organizzano questo tipo di eventi. Tuttavia, non mancano gli scettici, che hanno già sollevato diversi dubbi sulla sicurezza dei dati dei partecipanti.

Non tutte le prefetture si limitano infatti a utilizzare dati raccolti con questionari o comunque attraverso modalità prestabilite con il fine dichiarato di organizzare il match perfetto. Sta facendo molto discutere il caso della prefettura di Ehime, dove le autorità governative a lavoro sul loro algoritmo di matchmaking hanno ampliato la base di dati utilizzati per definire il profilo del pretendente, andando ad attingere anche alla loro cronologia di navigazione su Internet.

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