Il condominio più grande del mondo: ci vivono 20.000 persone che non devono mai uscire

Più che un edificio, il Regent International è un esperimento urbano. Il condominio è stato costruito in Cine e al suo interno ci sono appartamenti, ospedali, ristoranti, scuole. E se da un lato l’autosufficienza offre comodità e sicurezza, dall’altro solleva nuovi interrogativi. Chi abita nel complesso rischia un isolamento progressivo, la vita all’interno del condominio potrebbe avere un impatto psicologico e sociale.
A cura di Elisabetta Rosso
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Potrebbe iniziare così un episodio di Black Mirror: dentro un enorme palazzo di 260.000 metri quadrati con 20.000 residenti che non devono uscire mai. Il Regent International Apartment Complex però esiste davvero. Il colosso residenziale si trova a Qianjiang Century City, nella zona commerciale di Hangzhou, in Cina. È diventato virale sui social, sono state pubblicate riprese con il drone che mostrano l'edificio di 39 piani a forma di S. Dentro c'è tutto: negozi, supermercati, ristoranti, palestre, scuole, piscine, ospedali e oltre 5000 appartamenti.

Il Regent International Apartment è completamente autosufficiente. I 20.000 residenti, il corrispettivo degli abitanti di una piccola città, non hanno bisogno di uscire: ogni esigenza può essere soddisfatta senza dover uscire dalla città verticale. 

La vita dentro il Regent International Apartment

Il complesso, realizzato dall’architetta Alicia Loo, in origine doveva essere un hotel di lusso, poi è stato riconvertito in struttura residenziale. Ha 5.000 appartamenti e 39 piani che si snodano a forma di S. L'edificio si estende per diversi isolati, occupando 260.000 metri quadrati, è infatti uno degli edifici più grandi della Cina.

Al suo interno è percorso da un intreccio fitto di corridoi, balconi e finestre. I piani inferiori ospitano le aree commerciali, mentre quelli superiori sono dedicati agli alloggi. Le soluzioni abitative vanno dai monolocali base ad ampi appartamenti lussuosi per famiglie numerose. Il complesso è anche autosufficiente dal punto di vista energetico grazie a pannelli solari e sistemi di raccolta e riciclo delle acque piovane.

I prezzi variano in base al piano e alla grandezza degli appartamenti. Le unità abitative più piccole e senza finestre costano circa 500 Renmimbi (191 euro) al mese, secondo un articolo dell'agenzia di stampa cinese Sina. Le case più grandi e povviste di balconi arrivano a 4.000 RMB (509 euro) al mese. 

Un esperimento urbano inquietante

Più che un edificio, il Regent International è un esperimento urbano. E se da un lato l'autosufficienza offre comodità e sicurezza, dall'altro solleva nuovi interrogativi. È inquietante poter soddisfare ogni bisogno all'interno di un edificio. Chi abita nel complesso rischia di isolarsi dal mondo esterno, e la vita limitata all'interno del condominio potrebbe avere un impatto psicologico e sociale. Il colosso abitativo è simile a una gabbia dorata. 

Non solo rischia di limitare la libertà sociale degli abitanti, ma crea al suo interno un microcosmo dove vengono riprodotte nuove disparità sociali. La ricchezza si sviluppa in verticale. Chi vive ai piani alti infatti è benestante e ha accesso a servizi esclusivi rispetto a chi occupa appartamenti più piccoli ai livelli inferiori. Il Regent International non è solo il condominio più grande al mondo,  un esperimento urbano inquietante che mostra tutti i rischi di una vita iper-centralizzata.

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