I razzi di Elon Musk creano troppi detriti: ora ci sono aerei che iniziano a viaggiare in ritardo
Nelle ultime settimane la compagnia aerea australiana Qantas ha accumulato strani ritardi sulla rotta Sydney-Johannesburg, fino a sei ore, rispetto alla partenza concordata. Non siamo di fronte a malfunzionamenti o meteo instabile, ma a una scia di detriti spaziali in caduta libera sopra l'Oceano indiano meridionale. Il governo degli Stati Uniti ha lanciato un avviso chiedendo alla compagnia aerea di sospendere o ritardare i voli per evitare di scontrarsi con i frammenti dei razzi di SpaceX che rientrano nell'atmosfera.
I ritardi sono causati da modifiche delle coordinate di rientro dei razzi comunicate all'ultimo minuto. Come ha spiegato Ben Holland, responsabile del centro operativo di Qantas, "Sebbene cerchiamo di apportare in anticipo eventuali modifiche al nostro programma, gli orari dei recenti lanci sono stati cambiati in modo tempestivo, questo ha causato il ritardo di alcuni voli appena prima della partenza".
Ha poi aggiunto: "Siamo in contatto con SpaceX per vedere se possono perfezionare le aree e le finestre temporali per i rientri dei razzi, in modo da ridurre al minimo i disagi futuri. I nostri team informano i clienti delle modifiche al loro volo non appena sappiamo che saranno interessate. I clienti in genere capiscono che questo è al di fuori del controllo delle compagnie aeree e che non possiamo volare nella zona mentre è in corso il rientro del razzo", ha affermato Holland.
I detriti spaziali aumenteranno, e questo è un problema
I ritardi dei voli sono durati fino a sei ore, e potrebbe essere solo l'inizio. Il tasso dei lanci è destinato ad aumentare. E infatti la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti ha dichiarato a novembre che aggiornerà le norme sulle licenze di lancio e rientro. Nel 2024 l'agenzia ha autorizzato 148 operazioni, il numero potrebbe raddoppiare entro il 2028. SpaceX per potenziare Starlink e la sua infrastruttura ha programmato 400 lanci nei prossimi quattro anni. Il rischio è di aumentare il numero di detriti spaziali che rientrano nell'atmosfera.
Tutte le parti non riutilizzabili dei razzi sono programmate per cadere in zone remote che però possono coincidere con la rotta di navi o aerei, come nel caso della compagnia aerea australiana Qantas, le autorità lanciano avvisi per bloccare i viaggi in una determinata finestra di tempo. Succede però che i detriti cadano anche fuori dalle zone controllate.
Come ha spiegato Marlon Sorge, direttore esecutivo della Aerospace Corporation, organizzazione non a scopo di lucro che si occupa di ricerca e assistenza ai progetti di esplorazione spaziale: "In tutti gli incidenti – ce ne sono stati diversi negli ultimi due anni – che hanno coinvolto detriti spaziali, secondo le previsioni gli oggetti finiti sulla Terra avrebbero dovuto distruggersi entrando nell'atmosfera. Invece così non è stato ed è molto probabile che con la corsa alla conquista dello Spazio questi episodi aumenteranno sempre di più".