I nuovi test It-Alert riprendono a settembre in altre regioni con gli sms di emergenza
Le date dei prossimi test IT-Alert sono state annunciate mercoledì 2 Agosto 2023. Arrivano dopo le prime sperimentazioni, la Protezione Civile ha inaugurato la campagna di test il 28 giugno in Toscana, poi in Sardegna il 30 giugno, in Sicilia il 5 Luglio, in Calabria il 7 e infine in Emilia Romagna il 10 luglio. IT-Alert è un sistema di allerta pubblico nazionale realizzato dalla Protezione Civile che funziona attraverso una notifica sul cellulare: in caso di emergenza in una determinata area il sistema consente di mandare messaggi di allarme a tutti gli smartphone collegati alle celle telefoniche selezionate. La notifica arriva insieme a un segnale audio, per toglierla l'utente deve per forza interagire. Sul portale IT-Alert vengono specificati gli eventi per cui sarà utilizzato, tra questi maremoto generato da un sisma, incidenti nucleari e precipitazioni intense.
Entro il 2023 dovranno coinvolgere tutte le regioni italiane, e la seconda ondata di test inizierà martedì 12 settembre 2023, al momento le date previste dal calendario per le sperimentazioni sul territorio nazionale sono le seguenti:
- 12 Settembre 2023 in Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche
- 14 Settembre 2023 in Piemonte, Puglia e Umbria
- 19 Settembre 2023 in Basilicata, Lombardia e Molise
- 21 Settembre 2023 nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto
- 26 Settembre 2023 in Abruzzo, Liguria e nella Provincia Autonoma di Trento (Trentino Alto Adige)
- 13 Ottobre 2023 nella Provincia Autonoma di Bolzano (Trentino Alto Adige).
Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche saranno le prime, e con slot di tre regioni per volta i test termineranno entro ottobre. La Protezione Civile ha però sottolineato che il calendario annunciato potrebbe subire delle variazioni, per esempio, nel caso ci fossero possibili situazioni di emergenza proprio in concomitanza delle date scelte per la sperimentazione.
Come è già successo durante i primi test i cellulari squilleranno alle ore 12.00 e sullo schermo comparirà il messaggio: "AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario". Il messaggio è sia in italiano che in inglese. Oltre al messaggio ci sarà anche un segnale audio e una notifica con una suoneria definita per questo servizio.
Una volta terminata l'esercitazione nell'sms verrà chiesto di compilare il questionario sul sito ufficiale. In questo momento infatti il sistema IT-Alert è ancora in fase di sperimentazione. Per questo dopo i test la Protezione Civile ha inserito una serie di domande per capire quali potrebbero essere i punti deboli del sistema di allarme pubblico, gli utenti per esempio dovranno specificare modello di smartphone e operatore, per capire cosa ha funzionato e cosa no. Il questionario è diverso a seconda che si sia ricevuto o meno il messaggio, cambiano le domande per intercettare meglio la natura del problema.
Durante i primi test infatti sono riscontrati malfunzionamenti, alcuni sono stati anticipati dagli stessi sviluppatori: “Uno dei limiti della tecnologia cell-broadcast utilizzata per mandare i messaggi IT-alert è l’impossibilità di sovrapporre perfettamente l’area che si stima come potenzialmente interessata dall’emergenza con l’area coperta dalle antenne degli operatori di telefonia che vengono utilizzate per l’invio dei messaggi. Questo significa che ci saranno dispositivi presenti in zone fuori dalla regione di volta in volta interessata dai test che potrebbero ricevere un messaggio IT-alert e dispositivi in zone interessate che potrebbero non ricevere il messaggio”. E infatti è capitato che suonassero gli smartphone nella regione sbagliata. Non solo, durante i primi test ci ad alcuni utenti non è arrivato il messaggio mentre altri cittadini, non informati del test, si sono preoccupati per la notifica.
Conclusa la sperimentazione, il nuovo sistema di allerta verrà integrato come strumento per le informazioni di emergenza, come ha spiegato la Protezione Civile l'allarme suonerà in determinate situazioni per coordinare meglio i soccorsi in caso di:
- Maremoto generato da un sisma
- Collasso di una grande diga
- Attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
- Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
- Incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105
- Precipitazioni intense