I meme dei gatti sono molto più antichi di quello che pensi
C'è una legge non scritta della storia dei media: ogni volta che nasce una nuova tecnologia le persone la sperimentano usando foto di gatti. E infatti prima ancora di Google, Twitter, Facebook, delle rivelazioni di Snowden, prima di Wikipedia, all'alba di internet c'erano i gattini. Le immagini iconiche dei meme risalgono agli anni '90. Pensiamo ai video virali come Keyboard Cat o il meme Grumpy Cat. Sono spuntati anche siti web dedicati come ICanHasCheezburger per mostrare i migliori e-cat e il Chaos Computer Club ha anche utilizzato i gatti in diverse occasioni come simbolo per le conferenze del gruppo.
Chiunque sia nato prima degli anni 2000 conosce bene questa ossessione digitale per i gatti, molto probabilmente ha condiviso almeno una volta uno dei meme citati. Quello che è forse non sa è che la storia tra i gatti e i media ha radici ben più antiche. Basta guardare la cartoline del XIX secolo. "Alcune cose persistono attraverso le generazioni e i media, e le rappresentazioni dei gatti sono una di queste. È in un certo senso rassicurante", ha spiegato Ben Weiss, curatore senior del Boston Museum of Fine Arts e co-curatore della mostra The Postcard Age alla BBC. Le cartoline sono state i progenitori dei meme, non è un caso che la cultura visiva dei primi anni del XX secolo fosse dedicata proprio ai gatti.
Cosa c'entrano le cartoline con internet e i social
Come spiega Weiss, nel XIX e all'inizio del XX secolo, "le cartoline funzionavano come i social media di oggi". Erano più economiche e rapide di una lettera, e venivano usate per condividere messaggi brevi, battute, o organizzare incontri. Le prime furono stampate in Austria-Ungheria nel 1869, la data non è causale. E infatti nel 1874, 21 paesi fondarono l'Unione postale universale, un accordo che facilitò l'invio e la consegna della posta veloce a livello internazionale.
Per questo in poco tempo le cartoline si trasformarono nel primo mezzo di comunicazione veloce e accessibile anche alla classe media. Per questo tra il 1900 e il 1914, spiega Weiss, "ci fu questa enorme mania mondiale per le cartoline". Molte dedicate ai gatti.
Gatti, cartoline e politica
C'è un po' di tutto tra le cartoline del XX secolo, ma, come dicevamo, molte sono state dedicate ai gatti. Alcune rappresentano i felini mentre giocano con un gomitolo di lana, bevono latte o dormono sotto il sole, altre sono immagini antropomorfizzate di gatti che ballano, lavorano, preparano la cena o si presentano all'urna per votare.
I gatti sono diventati anche le mascotte per raccolte fondi. Non solo, molte immagini infatti sono state associate al movimento per il suffragio, da un lato sfruttando la tenerezza dei felini, dall'altro puntando sull'indipendenza come tratto caratterizzante dei gatti. Ancora oggi sembra che i gatti pubblicati sui social abbiano una rilevanza politica. Basti pensare all'endorsment di Taylor Swift. Dopo il dibattito dell'11 settembre tra Donald Trump e Kamala Harris a Philadelphia, in Pennsylvania, l'artista ha pubblicato una foto insieme al suo gatto sostenendo pubblicamente Harris. Ha firmato "Childless Cat Lady". "Gattara senza figli" è una frecciata non troppo velata al senatore JD Vance, candidato vicepresidente con Trump, che aveva usato l'epiteto per descrivere le donne del partito democratico che non hanno figli.