Puoi essere la quinta donna più potente del pianeta, avere un patrimonio da 1,1 miliardi di dollari, battere il record per il maggior numero di album che hanno debuttato al primo posto consecutivamente, ma basta un deepfake per essere ridotta all’innesco di una eiaculazione. Le immagini porno di Taylor Swift generate con l’intelligenza artificiale (IA) sono diventate virali sui social, una di queste è stata vista 47 milioni di volte su X (fu Twitter), prima che l'account venisse sospeso.
Il caso ha tanti elementi della contemporaneità. C’è l’intelligenza artificiale che ha marchiato il 2023, la piattaforma di Elon Musk che è diventata dopo il suo acquisto l’emblema dei social selvaggi con sistemi di moderazione insufficienti, c’è Taylor Swift, e poi ci sono le donne ridotte ad oggetti. Purtroppo, anche questo ultimo elemento è ancora qualcosa di estremamente contemporaneo.
La tecnologia che controlla il corpo delle donne
Taylor Swift è solo l’ultima di una lunga serie. I porno deepfake da anni resistono all’interno delle comunità misogine virulente, che chiedono, producono e diffondono contenuti. Prima erano montaggi posticci, e per realizzarli serviva qualche competenza, ora con l’introduzione dell’IA basta un comando per spogliare una donna. Il risultato sono immagini finte che sembrano vere.
Il deepfake si è trasformato così in un nuovo modo per controllare il corpo delle donne. Per spogliarle, metterle a quattro zampe, e far aprire gambe e bocche a comando per soddisfare il piacere maschile. Persino Swift, l’artista che decise di incidere di nuovo tutti i primi sei album, per togliere a Scooter Braun, manager e imprenditore musicale, ogni diritto sulla sua musica, alla fine è stata ridotta a oggetto sessuale.
Come rimuovere i deep fake da internet
Le immagini dell’artista sono state rimosse, già solo per questo elemento il caso Swift è diverso rispetto alla norma. E infatti sono aperte ancora oggi battaglie legali di donne che da anni chiedono di far raschiare il web per sradicare i porno deepfake che usano i loro volti (su YouPorn, per esempio, tornano ciclicamente).
Rimane comunque una battaglia in salita, è quasi impossibile garantire una rimozione completa una volta che le immagini sono state pubblicate. Immagini che segnano un prima e un dopo nella vita di una donna. Può incidere sulla possibilità di ottenere un lavoro, è qualcosa che ti chiedi se dire o meno a un primo appuntamento. E se anche le immagini sono state create con l’intelligenza artificiale, cosa importa se alla fine sembrano vere?
Siamo di fronte a un abuso. Ma non solo, il deepfake è anche uno strumento, usato per colpire donne di potere, politiche, attiviste, intellettuali, artiste, per screditarle, intimidirle, e umiliarle. Ora la speranza è che i deepfake di Taylor Swift non si limitino a essere l’innesco di una eiaculzione, ma di un processo legale, sociale e culturale per proteggere le donne da una tecnologia performante usata nel peggiore dei modi possibili.