I demoni di Elon Musk, i misteri svelati nell’ultimo libro sull’uomo più ricco del mondo
Elon Musk è tante cose ma non un uomo riservato. Si concede spesso a interviste, pubblica di frequente dettagli sulla sua vita su X (fu Twitter) e anche grazie al ruolo strategico delle sue aziende è spesso nelle home page dei giornali. Il libro che sta per uscire su di lui però è qualcosa di diverso dalla solita agiografia di una celebrity. Il 12 settembre verrà pubblicato in tutto il mondo Elon Musk di Walter Isaacson, la seconda biografia ufficiale dopo quella firmata nel 2015 da Ashlee Vance. In Italia il volume verrà pubblicato per Mondadori.
Le prime anticipazioni sono già arrivate. Nel nuovo libro si racconta di quando Elon Musk ha deciso di bloccare la rete Starlink in Ucraina per impedire un attacco organizzato dall’esercito di Kiev e si svela la nascita di Techno Mechanicus, il suo undicesimo figlio. Molte invece usciranno probabilmente nei prossimi giorni. La biografia di Elon Musk è già arrivata in molte delle redazioni degli Stati Uniti, in particolare al New York Times che ha già diffuso alcune anticipazioni.
Il padre di Elon Musk
È discretamente noto che Musk sia molto legato alla sua famiglia. Spesso è fotografato in compagnia della madre Maye, qui trovate la sua intervista per Fanpage.it, con il fratello Kimbal ha avviato la sua prima azienda è anche con la sorella Tosca sembra che i rapporti siano buoni. Ben diverso è il rapporto con il padre Errol, un uomo spesso descritto come violento.
Musk insieme ai fratelli si è allontanato da lui durante l’infanzia. Nel 2016 ha accettato di incontrarlo di nuovo ma i contatti non sono migliorati: “Ci sono alcune persone che occupano un angolo demoniaco dello spazio della testa di Musk. Lo innescano, lo rendono oscuro e suscitano una rabbia fredda. Suo padre è il numero uno”.
Il rapporto con Donald Trump
A lungo si è discusso dei rapporti con Elon Musk e Donald Trump. Nel 2022 l’imprenditore aveva dichiarato in una serie di tweet di aver sempre votato per il Partito Democratico ma di essere deciso a cambiare in favore del Partito Repubblicano. Musk ha anche permesso il ritorno di Donald Trump su Twitter. Nel libro di Isaacson sembra invece chiarire le sue posizioni.
Scrive il New York Times: “Isaacson spiega che Musk nutre un “profondo disprezzo” per l’ex presidente “che considerava un truffatore” e sembrava, dice Musk, un po’ pazzo”. Certo, i giudizi su Joe Biden non sono meno teneri: “Quando era vicepresidente, sono andato a pranzo con lui a San Francisco. Era noioso da morire, come una di quelle bambole in cui tiri il filo e dice sempre le stesse frasi insensate”.