Hogwarts Legacy è il videogame che rende (quasi) realtà il sogno di chi è cresciuto con Harry Potter
Inutile girarci intorno: Hogwarts Legacy è un sogno ad occhi aperti che accomuna milioni di persone di ogni età. È evidente sin dall’inizio: non appena si varcano le porte della Sala Grande, si viene pervasi da un forte senso di nostalgia e, è il caso di dirlo, magia. In altre parole, Hogwarts Legacy è davvero quanto raccontato dai trailer e dalle anteprime pubblicati nei mesi scorsi: un gigantesco open world attraverso cui vivere in prima persona le atmosfere che hanno reso iconica la saga letteraria e cinematografica di Harry Potter. Non in senso letterale però: il gioco è ambientato alla fine dell’800, dando spazio a vicende inedite con un cast di personaggi tutto da scoprire. Una scelta intelligente, che permette ampie libertà interpretative all’interno di una trama dai presupposti interessanti.
In Hogwarts Legacy si vestiranno i panni di un giovane mago o strega, personalizzabile nel genere e nell’aspetto, capace di individuare e controllare la Magia Antica, un tipo di potere sopito da troppo tempo che rischia di finire tra le mani di goblin ribelli. Un’altra peculiarità che caratterizza il protagonista è l’ammissione a Hogwarts solo al quinto anno. La lettera è firmata dalla Vicepreside Weasley. Un cognome non certo nuovo ai fan della saga, che rivela l’enorme lavoro fatto dallo studio di sviluppo Avalanche Software nel richiamare con cura, attraverso una miriade di dettagli, ciò che ha reso iconica la saga di Harry Potter. Ed è proprio in questo aspetto che risiede la bellezza di Hogwarts Legacy.
La scuola, con i suoi corridoi labirintici e sale maestose, così come Hogsmead e gli altri borghi disseminati nell’immensa campagna inglese che fa da mappa del gioco, pullulano di vita, tra studenti intenti nelle loro mansioni, musicisti occupati in eccentriche esibizioni, poltergeist burloni, quadri in movimento e molto altro ancora. Il tutto è avvalorato da una colonna sonora orchestrale, capace di far venire i brividi ai più nostalgici, e dagli effetti sonori placidi di scuola, villaggi e boschi.
Esplorando i luoghi di Hogwarts Legacy, si viene trasportati in scorci di vita quotidiana con cui poter interagire, anche tramite sottigliezze inutili, come far girare un mappamondo o potare una siepe con la magia. Azioni davvero secondarie, che però testimoniano la volontà di Avalanche di ricreare un mondo di gioco di cui sentirsi parte. L’ottima caratterizzazione non è un'esclusività dei luoghi. Anche i personaggi secondari, inclusi professori, compagni di scuola, villain e negozianti, hanno una loro gestualità, un loro stile, un loro carattere, il che li rende memorabili sin dalle loro prime apparizioni.
A giovare di questa ricostruzione incredibilmente ricca è l'esplorazione, che non fa pesare la classica struttura open world del gioco, basata su una quantità di attività non di indifferente. Un aspetto che potrebbe risultare esorbitante in un qualsiasi altro titolo appartenente al genere ma che in Hogwarts Legacy diventa un pretesto accettabile per potersi avventurare all'interno di un mondo così vivido nell'immaginario collettivo.
Andare a lezione di Erbologia o decorare la Stanza delle Necessità coi contenuti sbloccati? Andare a fare acquisti a Hogsmead o a caccia di segreti nella Foresta Proibita? O ancora, fare un giro volante con la scopa o aiutare una compagna in difficoltà? Le attività da fare, qui citate solo in parte, sono davvero numerose. Per fortuna non ci sono restrizioni di tempo, anche nel caso delle lezioni, per cui tutto può essere svolto secondo le proprie esigenze, a seconda anche delle ricompense messe a disposizione. A margine, la presenza del doppiaggio italiano supportato dal lip-sync rende il tutto maggiormente coinvolgente e fruibile per il pubblico nostrano.
Oltre l'esplorazione: il sistema di combattimento di Hogwarts Legacy
Ovviamente un videogioco a tema Harry Potter non è tale senza gli incantesimi. Grazie alla bacchetta interamente personalizzabile presso lo storico negozio della famiglia Olivander, in Hogwarts Legacy è possibile lanciare una serie di magie che andrà a crescere man mano col completamento delle missioni.
La concatenazione di tali magie è fondamentale per la risoluzione degli enigmi e per i combattimenti, che rappresentano la parte movimentata del gioco, al di là delle prove a tempo con le cavalcature volanti. Il combat system appare dunque ben stratificato, includendo diverse tipologie di incantesimi, utili in base alle situazioni. Alcuni nemici ad esempio avranno uno scudo giallo, per cui conviene colpirli prima con Levioso e poi avviare la combo d'attacco; altri invece saranno deboli solo al fuoco, di conseguenza è consigliabile usare Incendio. A dar man forte vi è poi la Magia Antica prima citata, la quale permette di effettuare attacchi davvero potenti.
I riflessi devono comunque restare vigili, non solo in termini offensivi ma anche difensivi. A seconda del simbolo che compare in prossimità di un attacco nemico, si può reagire con Protego o schivarlo con una capriola. Gli approcci sono dunque numerosi, anche grazie a una buona varietà di nemici. Bisogna aggiungere che il gioco su PlayStation 5 sfrutta la tecnologia del DualSense: il trigger adattivo dei tasti dorsali aiuta a cadenzare in maniera corretta il lancio delle magie.
Tra i molti incantesimi a disposizione, ci sono anche maledizioni come Avadaka Kedavra e Crucio: come sottolineato dal team di sviluppo, però, nel gioco non vi è un vero e proprio sistema morale, con lo scopo di dare a chi gioca la totale libertà di interpretazione. Una decisione comprensibile, ma che a conti fatti impoverisce la componente ruolistica presente nel gioco. A questo proposito, l'equipaggiamento non serve solo a caratterizzare il proprio stile, ma diventa necessario per migliorare parametri come attacco e difesa e sfruttare abilità passive.
Un gioco rivolto alla community di fan
Fin qui è chiaro che Hogwarts Legacy ha come pubblico di riferimento la community di Harry Potter, che non è affatto piccola. Ogni contenuto, che sia meramente estetico o meno, serve a dare vita a un universo narrativo con cui è stato possibile interagire solo in maniera passiva tramite libri e film. Certo, in passato sono stati realizzati videogiochi su Harry Potter, ma ciò che fa Hogwarts Legacy è creare l'esperienza a tema definitiva, in cui l'adrenalina e fluidità dei combattimenti si fondono alle atmosfere magiche e amene che caratterizzano l'esplorazione.
Un gioco che parla a un pubblico specifico, che saprà riconoscere l'attento lavoro svolto da Avalanche. Lavoro che ad altri occhi potrebbe apparire come un gigantesco open world con tante cose da fare ma fini a se stesse. Considerato però il successo intergenerazionale di una saga come quella di Harry Potter, è chiaro che il titolo pubblicato da Warner Bros via etichetta Portkey saprà fare breccia nel cuore di tante e tanti, grazie ad accurati riferimenti, ricostruzioni, reinterpretazioni. Un sogno che diventa quasi realtà in formato videoludico. Appuntamento con Hogwarts Legacy il prossimo 10 febbraio su PlayStation 5, Xbox Series X|S e PC.