“Ho le tue foto nuda, ti ho spogliata con un click”: ora i deepnude minacciano sempre più ragazze
Il telefono di Heejin suona, è un messaggio su Telegram, il mittente è anonimo: "Le tue foto sono trapelate, parliamone". Il telefono suona di nuovo, Heeijin apre l'app, sullo schermo compare una sua foto nuda. Non è mai stata scattata, ma non importa, perché nell'era dell'intelligenza artificiale tutti possono essere spogliati con un click. Il telefono suona di nuovo, a ripetizione, continuano ad arrivare immagini false che sembrano vere, tutte la ritraggono in pose sessualmente esplicite. "Ero pietrificata, mi sono sentita così' sola", ha raccontato alla Bbc Heejin (il nome è di fantasia per proteggere la vittima).
Eppure non è sola. Heejin, studentessa coreana, fa parte di un ecosistema molto più ampio. Quello delle vittime di deepnude. In Corea del Sud sempre più donne vengono spogliate con un app. Non solo, un caso simile si è verificato anche in Spagna ad Almendralejo, 20 liceali sono state ricattate da un gruppo di ragazzi che le avevano spogliate con un'app. Anche in Italia con il software BikiniOff un gruppo di studenti ha creato i deepnude delle compagne di classe.
Tutti i casi si assomigliano. Le vittime spesso sono ragazze molto giovani. Vengono contattate da mittenti anonimi, che inviano le foto fake e poi le ricattano. Spesso vengono create chatroom su Telegram per scambiarsi le immagini sessualmente esplicite, utilizzate come materiale pornografico. E infatti la giornalista sudcoreana Ko Narin ha scoperto decine di gruppi, in cui gli utenti condividevano foto di donne che conoscevano o deepnude creati con software di intelligenza artificiale.
"Ogni minuto le persone caricavano su Telegram foto di ragazze che conoscono e chiedono di trasformarle in deepfake", ha spiegato Ko alla Bbc. Ha scoperto anche chat chiame "stanze dell'umiliazione" dove gli utenti condividevano foto di studentesse, anche delle scuole medie. "Sono rimasta scioccata da quanto fosse sistematico e organizzato il processo", ha spiegato Ko. Dopo l'articolo di Ko, le attiviste per i diritti delle donne hanno cominciato a setacciare Telegram, scoprendo numerosi gruppi dove vengono pubblicate deepnude di ragazze minorenni di 5.000 scuole e università differenti.
Il problema legale dei deepnude: "Troppo difficile catturare il colpevole"
I deepnude si muovono in un vuoto legale. Questo vuol dire che chi li crea potrebbe non essere punito, la creazione di false immagini di nudo può essere ricondotta a reati pre esistenti ma non è sufficiente perché non tiene in considerazione diverse caratteristiche intrinseche del fenomeno. Non solo, Ah-eun, studentessa coreana vittima di deepfake ha raccontato alla Bbc: "La polizia ha detto che seguire questi casi è inutile perché sarebbe stato troppo difficile catturare il colpevole e che non si trattava propriamente di un crimine perché le foto erano false".
Le chat sono spuntate su Telegram, non è un caso. È infatti un'app di messaggistica criptata, per molti utenti che vivono in Paesi con regimi autoritari è stata una terra franca per la libertà di parola, c'è però l'altra faccia della medaglia. L'anonimato ha infatti permesso a chat illegali di proliferare. Le stanze infatti possono essere impostate in modalità "segreta" e i loro contenuti possono essere rapidamente eliminati senza lasciare traccia.
Il tema è caldo, la denuncia in Corea infatti arriva pochi giorni dopo l'arresto in Francia di Pavel Durov, Ceo e fondatore di Telegram, accusato di essere complice di reati perpetrati sull'app, tra questi anche la condivisione di materiale pedopornografico. In una dichiarazione, Telegram ha detto alla Bbc che i suoi moderatori "monitorano in modo attivo le parti pubbliche dell'app, utilizzano strumenti di intelligenza artificiale e accettano le segnalazioni degli utenti per rimuovere ogni giorno milioni di contenuti che violano i termini di servizio di Telegram".
L'aumento dei casi di deepnude: i dati
Il Centro di difesa delle vittime di abusi sessuali online della Corea del Sud (ACOSAV) ha registrato un aumento di deepnude. Nel 2023 sono state 86 le vittime, nei primi otto mesi del 2024, 238. "La scorsa settimana siamo stati inondati di chiamate abbiamo lavorato 24 ore su 24", ha spiegato Park Seonghye, membro di ACOSAV. "Per noi è stata un'emergenza su vasta scala, come una situazione di guerra. Con l'ultima tecnologia deepfake, ora ci sono molti più filmati rispetto al passato e sono destinati ad aumentare". Molte chat sono state chiuse, ma ne usciranno altre, è solo questione di tempo.