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Guardare porno in Italia non sarà più così semplice: approvata la verifica dell’identità

AgCom ha approvato le nuove regole per la “verifica della maggiore età degli utenti online”. Questo è uno degli ultimi passaggi per cambiare il modo in cui in Italia si naviga nelle piattaforme che conservano materiale per adulti. Secondo le norme decise da AgCom ogni volta che si accede a una di queste piattaforme sarà necessario passare da un sistema che verifica quanti anni abbiamo.
A cura di Valerio Berra
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Tra sei mesi per vedere un porno sarà necessario fare un passaggio in più. Secondo quanto leggiamo da AgCom sarà una verifica digitale per capire la nostra età. Come verrà inserito questo processo di verifica non è ancora chiaro. Così come non è chiaro quale sarà la piattaforma su cui si appoggerà AgCom per i controlli, quali dati verranno richiesti e come verranno poi conservati. AgCom è la sigla che indica l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Al momento la verifica dell'età è lasciata a una autocertificazione.

Lo schema non è nuovo. Metodi del genere sono già stati adottati in altri Paesi, a partire dagli Stati Uniti. Il banco di prova è stato la Louisiana. Qui già nel gennaio del 2023 era stata applicata una norma per definire un sistema di verifica dell’età per i contenuti pornografici. Nello specifico qui la verifica avveniva con il servizio AllpassTrust, un servizio simile al nostro Spid.

Da qui la stessa legge è stata applicata in altri Stati, anche se con qualche variante. Risultato? Il traffico verso Pornhub è crollato e in risposta l’azienda ha decido di chiudere l’accesso al sito in 17 Paesi degli Stati Uniti, compresi Florida e Texas. Qui vi lasciamo un’intervista a Solomon Friedman, proprietario di Pornhub, rilasciata a Fanpage.it nel maggio 2024 proprio su questo tema.

Come funziona il sistema approvato da AgCom

Da quello che possiamo leggere, l’idea di AgCom è quella applicare alle piattaforme una verifica in due passaggi: “Il sistema di verifica dell'età definito prevede l'intervento, per la fornitura della prova che l'utente sia maggiorenne, di soggetti terzi indipendenti certificati, definendo un processo basato sui due passaggi, logicamente separati, dell'identificazione e autenticazione della persona identificata, per ciascuna sessione di utilizzo del servizio regolamentato”.

Come viene garantito l’anonimato degli utenti

AgCom ha definito nel suo comunicato stampa anche un processo per garantire l’anonimato degli utenti che accedono alle piattaforme dove viene conservato materiale per adulti: “Il meccanismo di "doppio anonimato" non consente infatti ai fornitori di verifica dell'età di sapere per quale servizio viene emessa la prova dell'età. Allo stesso tempo, la prova fornita al sito web o alla piattaforma non contiene dati identificativi dell’utente”.

Certo, ora resta da capire come verrà effettuato il processo, quali applicazioni verrano usate e come si dovranno installare. È probabile infatti che la verifica dell’età venga chiesta ogni volta che si fa accesso alla piattaforma. Sempre stando alle prime informazioni tutto potrebbe venire con un’app che in modo automatico si collega alle piattaforme quando accediamo per confermare la nostra identità.

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