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“GPT-5 sarà più intelligente di qualsiasi altra cosa”: il padre di ChatGPT anticipa il futuro dell’IA

Durante il World Governments Summit di Dubai Sam Altman ha parlato della prossima versione dell’attuale GPT-4, promettendo che sarà “migliore in tutto”. Per quanto riguarda i “rischi potenziali”, ha rassicurato: “Nessun robot killer all’orizzonte”.
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"Quello che penso conti davvero è che sarà più intelligente, e lo sarà rispetto al meglio che esiste oggi, ovvero sarà migliore di qualsiasi altra cosa". Poche parole, ma piuttosto chiare, sono quelle che ha pronunciato il il co-fondatore e CEO di Open AI, Sam Altman, in collegamento a Dubai durante il World Governments Summit (WGS), parlando delle caratteristiche di GPT-5.

Rispondendo al ministro dell'intelligenza artificiale e dell'economia digitale degli Emirati Arabi Uniti, Omar Sultan Al Olama, il padre di ChatGPT ha parlato della prossima evoluzione del modello di GPT-4 di OpenAI, a oggi il modello di intelligenza artificiale generativa più potente in assoluto.

Cosa ha detto Altman di GPT-5

Durante il vertice mondiale dei governi, il guru di OpenAI ha parlato del futuro dell'intelligenza artificiale generativa, anticipando quelli che potrebbero essere i "rischi potenziali", ma soprattutto ribadendo i "vantaggi indiscutibili" di cui potrebbe godere l'intera collettività.

Nel suo intervento in collegamento a Dubai, il CEO di OpenAI ha accennato all'erede di GPT-4, ovvero GPT-5. "Non sarà solo questo modello a essere migliore, li renderemo migliori tutti", ha detto Altman.

Chi potrà utilizzarlo e come

Un altro punto toccato da Altman è stato il futuro delle modalità di utilizzo del prossimo modello di intelligenza artificiale generativa. Il fondatore di ChatGPT non si è sbottonato troppo, ma si è limitato ad affermare che c'è la possibilità che nel tempo sempre più tecnologie di OpenAI diventino open source. Tuttavia, ha aggiunto, nei progetti dell'azienda ci sarebbe quello di adottare un modello di fruizione diverso dal tradizione open source. In che cosa consisterà non è ancora chiaro: "Vorremmo fare qualcosa di utile e nuovo, e stiamo cercando di capire cosa", ha detto Altman.

Nessun "robot killer" all'orizzonte

Anche se Altman stesso ha ammesso la necessità di "definire insieme un quadro di regole e le migliori applicazioni possibili per i servizi di IA", data l'esistenza di un "vacuum", un vuoto, di norme in materia, che, se non risolto, potrebbe portare a "scenari negativi o di fiction". Ma a prevalere resta – rassicura Altman – un forte ottimismo sulle "potenzialità" dell'IA.

Alla fine, secondo il CEO di OpenIA non ci sono "robot killer" all'orizzonte, ma solo degli errori di calcolo da sistemare. Nulla in confronto ai benefici che secondo Altman l'evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa porterà nelle vite di tutti: "Penso che le cose andranno tremendamente bene. Il motivo per cui dobbiamo pensare così attentamente a come implementarla con cura è che il potenziale positivo è notevole, è facile immaginare come tutti possano avere una migliore qualità di vita rispetto a oggi".

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