Google lancia Gemini, l’intelligenza artificiale più potente che abbia mai creato
Secondo la rivista CNET lo scorso maggio i vertici di Google che sono saliti sul palco dell’evento Google I/O hanno pronunciato la formula “artificial intelligence” o la sua variante “AI” circa 143 volte. E l’evento è durato poco più di due ore. Questo ha chiarito abbastanza quali siano i piani di un’azienda che una volta si occupava solo del suo motore di ricerca.
Il Google I/O era stato convocato per il lancio di Bard, il chatbot basato sul modello di intelligenza artificiale PaLM2 che doveva competere con ChatGPT, il software creato da OpenAI. Ora Big G sembra aver fatto un nuovo passo avanti. La società guidata da Sundar Pichai ha appena svelato Gemini, un nuovo motore di intelligenza artificiale che dovrebbe aprire una “Gemini Era”.
L’intelligenza artificiale “multimodale”
Gemini non è un chabot ma un modello di intelligenza artificiale. In breve, è un motore a cui poi si possono collegare pezzi di software diversi in base alle funzioni di cui si ha bisogno. A partire da oggi Google ha annunciato che Gemini verrà utilizzato anche per Bard, almeno per le funzioni che richiedono dei ragionamenti più complessi.
Gemini è un intelligenza artificiale “multimodale”, una definizione inedita per il mercato di massa dell’intelligenza artificiale. Con questa formula ci si riferisce alla capacità di Gemini di gestire con continuità una serie di formati diversi che vanno dal testo alle immagini, passando per il video e i codici informatici.
Nella presentazione di Gemini c’è un video che chiarisce bene il potenziale del prodotto. Ve lo lasciamo qui sotto. Nel video c’è una telecamera che inquadra un tavolo. Le immagini vengono processate sul momento e inviate subito all’intelligenza artificiale. Sul tavolo vengono disposti vari oggetti, ci sono forme diverse, cibi diversi, disegni, mappe geografiche e giochi di enigmistica.
Gemini interagisce in tempo reale. Calcola, riconosce, fornisce informazioni, traduce, aggiunge e spiega. È la cosa più simile agli assistenti virtuali che abbiamo visto nei film di fantascienza. Immaginatevelo come il J.A.R.V.I.S. di Iron Man, un sistema che è in grado di leggere il mondo esterno in tempo reale e rispondere alle vostre domande. Certo, la strada da fare prima di sintetizzare nuovi elementi chimici è ancora lunga. Al momento però sui fondamentali ci siamo.
Tutte le versioni di Gemini
Il valore di Gemini si vedrà nel tempo. La prova di Gemini Pro, la versione intermedia, inizia oggi in 170 Paesi. Al momento in Italia, e in tutta l’Unione Europea, non è previsto un rilascio. Esattamente come per Bard è probabile che dovremmo aspettare un po’ prima che questa tecnologia venga configurata per rispettare le leggi in vigore nell’Unione Europea.
La versione più potente di Gemini invece si chiamerà Gemini Ultra. La sfida è chiara. Google ha diffuso una tabella in cui cui mostra la differenza di prestazioni tra Gemini Ultra e ChatGPT 4.0, l’ultima versione dell’intelligenza artificiale di OpenAI. Le due intelligenze artificiali sono state messe a confronto in otto campi di utilizzo: Gemini è risultata superiore in sette. Staremo a vedere.
Gemini avrà anche una versione più leggera: Gemini Nano. Si tratta di una versione dell’intelligenza artificiale in grado di funzionare anche su smartphone. Il primo modello su cui verrà distribuita Gemini Nano sarà il Google Pixel 8 Pro, l’ultimo smartphone prodotto da Big G.