Google ci riprova: ecco i nuovi occhiali in realtà aumentata che traducono le lingue
Durante la conferenza I/O, Google ha presentato i suoi ultimi occhiali in Realtà Aumentata (AR). Nel video che li vede protagonisti, si possono vedere persone di culture e lingue differenti comunicare tra loro grazie agli occhiali. Questi infatti sono in grado di tradurre in tempo reale, nella propria lingua, le parole dell'interlocutore, che appaiono sulle lenti sotto forma di sottotitoli. Cinese, inglese, spagnolo: questi gli idiomi apparsi nel video, ma le possibilità sono numerose.
Come sottolineato da The Verge, questa è un'ottima mossa da parte di Google, perché fungerebbe da killer application rispetto ai modelli di occhiali AR su cui sono al lavoro le altre aziende competitor della Silicon Valley. Con il termine killer application si intende un'applicazione o un software di così grande successo da trainare le vendite dell'hardware che li ospita. È quanto accaduto a PlayStation con Crash Bandicoot, per usare un esempio tratto dal mondo videoludico, molto incentrato sul concetto di killer application. Tornando agli occhiali AR di Google, l'obiettivo è quello di svincolare tale tecnologia dagli smartphone. "Queste capacità AR sono già utili sui telefoni e la magia prenderà vita quando potrai usarle nel mondo reale senza che la tecnologia si intrometta", ha affermato Sundar Pichai, CEO di Google.
Al di là del video mostrato, la società non ha rilasciato informazioni specifiche su quando e a che costo saranno disponibili i nuovi occhiali AR. La presentazione resta comunque un assaggio importante di ciò che è possibile fare con questa tecnologia in futuro. Oltre agli occhiali, la società punta all'implementazione della Realtà Aumentata in altri dispositivi che non siano gli smartphone. "In Google, abbiamo investito molto in questo settore. Abbiamo integrato la realtà aumentata in molti prodotti Google, da Google Lens alla ricerca multipla, all'esplorazione di scene e alle viste dal vivo e immersive in Maps" ha specificato Pichai.