Gonfiava le visualizzazioni degli streamer con 4600 cellulari: la truffa che ha fatto finire in carcere un uomo in Cina
Aveva costruito un business di successo, anche molto redditizio, peccato che fosse del tutto illegale. Attraverso ben 4.600 cellulari, Wang – questo è il suo nome – gonfiava le visualizzazioni e le interazioni dei contenuti live-stream dei suoi clienti (quelli che in Italia spesso chiamiamo più semplicemente "dirette"), guadagnando fino a 3 milioni di Yuan (415.000 dollari) in meno quattro mesi.
Tutto molto bello, finché non è stato scoperto. Ora, l'uomo, residente nella provincia di Zhejiang nella Cina orientale, è stato condannato a un anno e tre mesi di carcere e a pagare una multa di 50.000 yuan (7.000 dollari) per aver eseguito "operazioni commerciali illegali".
D'altronde, i social sono sempre di più il luogo dove cybercriminali e truffatori trovano spazio per le loro attività, come dimostrano i tant i video fake creati con l'intelligenza artificiale (IA) per promuovere il trading online servendosi del volto di personaggi noti. Uno di questi ha usato perfino il volto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Come Wang gonfiava le visualizzazioni dei contenuti live-stream
Il business di Wang era ormai così consolidato che l'uomo aveva messo su un tariffario per i propri clienti: il costo di ogni cellulare era di circa 6,56 Yuan (ovvero meno di un dollaro) al giorno. Certo, non moltissimo, ma se si pensa che l'uomo ne aveva a disposizione quasi 5.ooo non serve essere un genio della matematica per capire quanti soldi avrebbe potuto guadagnare anche solo in un singolo giorno.
L'uomo ha infatti spiegato che il costo finale del servizio dipendeva di volta in volta dal numero complessivo di cellulari impiegati e dal tempo di ingaggio richiesto per ciascuno di questi per il dato evento live-stream. Sicuramente Wang non aveva problemi a trovare clienti disposti ad accettare le sue condizioni, se è vero che in meno di quattro mesi ha guadagnato oltre 400.000 dollari.
Chi erano i suoi clienti e quanto guadagnava
Stando a quanto riferiscono i media locali, Wang avrebbe iniziato la sua attività a fine 2022, sotto consiglio di un amico. L'idea è abbastanza intuitiva: Wang prima ha comprato un numero eccezionalmente alto di cellulari – per l'esattezza 4.600 – poi servendosi di servizi VPN di una serie di router e switch è riuscito a mettere a punto un metodo che gli permetteva di accedere da tutti i suoi cellulari a uno stesso contenuto live-stream, così da far schizzare le visualizzazioni e le interazioni.
In realtà Wang non è il primo a mettere su attività di questo tipo. Si tratta infatti di una truffa che esiste da tempo e che attira molti potenziali clienti, ovvero tutti gli influencer o chiunque crei contenuti online e sia disposto anche a ricorrere a mezzi illegali pur di aumentare il numero di interazioni dei propri video. Perché, come sappiamo ormai tutti, più cresce il numero di views, mi piace o commenti, maggiori sono le possibilità per il creator di monetizzare il proprio lavoro sui social. Non è un caso se, in base a quanto ricostruito finora, sembra che Wang avesse il suo maggiore bacino d'utenza su TikTok.