Gli hacker stanno entrando nelle tv russe per lanciare finti allarmi: “Attacco nucleare, scappate nei rifugi”
Per adesso non c’è nessuna rivendicazione. Non una parola dal governo ucraino, non un tweet dagli account principali che orbitano attorno alla rete di Anonymous. Eppure le tracce di questa azione si trovano facilmente sui social. Il 9 marzo un gruppo di hacker è riuscito a introdursi nelle frequenze che diffondono le trasmissioni televisive nell’area di Mosca e Sverdlovsk. Da qui hanno lanciato un falso allarme che annunciava l’arrivo di un attacco nucleare e chiedeva a tutti i residenti di andare nei rifugi.
Non solo. A chi era seduto davanti allo schermo veniva chiesto anche di correre verso i rifugi antiatomici e prendere pillole per le radiazioni: “Vai urgentemente in un rifugio. Sigilla i locali. Usa maschere antigas di tutti i tipi”. Tutto corredato da mappe e simboli di radiazioni nucleari. Il Cremlino si è affrettato a smentire tutto, spiegando che l’attacco era falso e non c’erano reali rischi per i cittadini. Un video molto simile allo scherzo del finto attacco nucleare su TikTok che era virale qualche settimana fa.
Gli attacchi nelle radio russe
Quella dei finti allarmi nucleari sembra essere una strada molto battuta dagli hacker in questi mesi. Anche se più che di hacker veri e proprio si dovrebbe parlare di cyber attivisti. Anche se infiltrarsi nelle frequenze di una rete televisiva non è esattamente un’operazione banale, di fatto si tratta solo di azioni dimostrative che poi non lasciano traccia sui sistemi strategici di un territorio.
Il 23 febbraio scorso la rivista specializzata Hackread.com aveva dato notizia di un attacco avvenuto su diverse stazioni radiofoniche. Anche qui stesso copione. Una voce femminile in russo ha interrotto i programmi annunciando un attacco missilistico e chiedendo a tutti gli ascoltatori di trovare subito un rifugio. In questo caso l’attacco è stato rivendicato dal collettivo Anonymous.
I video della guerra in Ucraina trasmessi in televisione
I primi attacchi alle televisioni russe sono stati registrati nei primi giorni di marzo del 2022. Allora però l’obiettivo degli attacchi era diverso. Le azioni, sempre coordinate da Anonymous, puntavano a bucare i programmi televisivi per mostrare i massacri dei primi giorni di guerra in Ucraina o i primi soldati russi catturati.