Gli 80 anni di Stephen Hawking nel doodle di Google che celebra il fisico scomparso
Il prossimo doodle di Google avrà per protagonista un personaggio che ha fatto la storia del progresso scientifico: il fisico teorico Stephen Hawking scomparso nel 2018, che l'8 gennaio avrebbe compiuto 80 anni. L'omaggio della casa di Mountain View debutterà sul motore di ricerca esattamente alla mezzanotte di oggi, con una rappresentazione in pixel art del celebre scienziato che porterà gli utenti a una clip YouTube con un messaggio postumo che arriva direttamente dalla sua voce.
I contributi di Hawking al mondo della scienza sono stati innumerevoli e di straordinaria importanza, ma il fisico è diventato noto presso il grande pubblico anche per via della determinazione che lo ha sempre contraddistinto fin da quando, nel 1963, gli è stata diagnosticata una forma di sclerosi laterale amiotrofica nota come malattia del motoneurone. La sua mente ha continuato a rivoluzionare e innovare il mondo della fisica per decenni mentre il corpo lo abbandonava – tanto che nell'immaginario comune Hawking viaggia per conferenze e convegni seduto sulla sua poltrona motorizzata, rappresentato da un computer e un motore di sintesi vocale che sillaba per lui i suoi pensieri.
Proprio quel timbro e quella cadenza – che Hawking ha voluto continuare ad adottare nonostante gli ultimi progressi tecnologici in fatto di sintesi vocale – sono diventati la voce narrante del video realizzato da Google in omaggio al fisico. Nella clip, realizzata con il permesso della famiglia, viene esposto il punto di vista di Hawking con un messaggio particolare agli spettatori.
"Le mie aspettative sono state azzerate quando avevo ancora 21 anni. Tutto quel che è successo dopo lo considero un di più. Anche se non posso muovermi e devo parlare attraverso un computer, nella mia mente io sono libero: ho passato tutta la vita viaggiando attraverso l'universo, tutto nella mia mente.
Il mio obbiettivo è semplice: conoscere a fondo l'universo, perché è fatto com'è fatto e perché esiste. Una delle regole principali dell'universo è che nulla è perfetto e la perfezione semplicemente non esiste… Senza poter partire da questo assunto, non esisteremmo: né io, né voi.
I buchi neri non sono veramente neri in fin dei conti. Brillano come corpi incandescenti, e più sono piccoli, più sono splendenti. Come noi: tremendamente piccoli, ma capaci di grandezze incommensurabili.
Non dovrebbero esistere limiti alle imprese dell'umanità. Per quanto la vita possa sembrare atroce, là dove c'è vita, c'è speranza. Siate coraggiosi, curiosi, determinati; superate le avversità. Si può fare."