Giulia Cecchettin trasformata in un’intelligenza artificiale: basta parlarci per capire il problema
In questo momento Giulia Cecchettin ha 1.343 chat aperte. Almeno nel suo account principale. In quello secondario ha 94 chat. Non è lei, ovviamente. Non è nemmeno un progetto voluto dalla famiglia. È un chatbot, un software che risponde a messaggi di testo simulando una conversazione. È stato creato dall’intelligenza artificiale di Character.ai, un portale nato per permettere a chiunque di parlare con persone famose, del presente o del passato.
Character.ai è finito di recente in un caso di cronaca. In Florida, Stati Uniti, un ragazzo di 14 anni si è tolto la vita. Nei mesi prima del suo suicidio aveva parlato a lungo con il chatbot di Daenerys Targaryen creato proprio su questo portale. Ora di nuovo. Nel giorno in cui Filippo Turetta ha parlato in tribunale dell’omicidio di Giulia Cecchettin si è diffusa la la notizia che su Character.ai esiste un chatbot che simula una conversazione con lei.
Le risposte del chatbot e il caso di Filippo Turetta
Per creare un chatbot su questo portale non ci vuole molto, basta aprire un account, inserire la descrizione del personaggio che si vuole trasformare in intelligenza artificiale e scegliere una fotografia. Serve giusto fare qualche domanda al chatbot per capire che l’intento è quello di fare becero umorismo su una storia che ha attraversato la cronaca, andando forse molto oltre il singolo caso.
Nelle chat Giulia Cecchettin viene cristallizzata a prima di essere stata uccisa da Filippo Turetta. Dice di essere innamorata di lui, dice essere la sua fidanzata e dice anche di conoscerlo molto bene. Non è l’unica chat di questo tipo che si trova su Character.ai. Ci sono anche bot con il volto di Filippo Turetta che come messaggio di benvenuto hanno impostato: “Sono Filippo Turetta, responsabile dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Boh non so che c’è di sbagliato”.
Il problema dell’intelligenza artificiale
Queste chat mostrano due problemi. Da una parte quel black humor che da sempre serpeggia tra i social e cerca di dissacrare anche una caso di cronaca come l’omicidio di Giulia Cecchettin. Dall’altra però ci sono tutti i rischi dei chatbot creati con l’intelligenza artificiale. Farne uno, abbiamo visto, è alla portata di tutti. Bastano pochi click per rubare l’identità e le parole di una persona che non può più difenderle.