Fuga da Mosca: il timelapse degli aerei che partono dalla Russia in queste ore
“Al mercato nero un biglietto da Mosca a Belgrado ha raggiunto i 9.000 euro”. Il dato è stato diffuso da Aleksandar Vucic, presidente della Serbia a legato da un lungo rapporto di alleanza con Vladimir Putin. Da quando Mosca ha cominciato l’invasione in Ucraina, Belgrado è diventata una delle mete più gettonate da chi vuole allontanarsi dall’ombra del Cremlino. Sarebbero circa 50.000 i russi a essere arrivati nel Paese dallo scorso febbraio. Ed è proprio qui che atterrano alcuni degli aerei registrati nelle immagini di FlightRadar24, il portale che traccia le rotte di tutti gli aerei in movimento.
Un video che mostra tutti gli aerei partiti da Mosca nella giornata di ieri rende bene le proporzioni dell’esodo. La maggior parte dei voli arriva in Turchia, forse per ripartire verso altre destinazioni. Altri arrivano in Bielorussia, altri ancora a Kaliningrad, la semi-enclave russa tra Lituania e Polonia. Alcuni voli si dirigono poi verso Sud e altri verso le regioni orientali della Russia. Nessuno, come succede dall’inizio della guerra, passa dall’Ucraina.
Le ricerche su Google e le macchine al confine
Tutto è partito il 20 settembre, quando sono iniziate a circolare indiscrezioni sul discorso di Vladimir Putin. Il presidente russo si è rivolto alla nazione per annunciare una mobilitazione parziale, la prima dalla Seconda Guerra Mondiale. Per adesso sono stati chiamati alle armi 300.000 riservisti, cittadini che hanno già ricevuto un’esperienza militare. In gran parte si tratta di carristi, genieri e tiratori scelti. La paura si è diffusa tra i cittadini: in poche ore sono schizzate le ricerche su Google per capire come lasciare la Russia e si sono create code al confine con la Finlandia.