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Foto incredibile mostra un aereo civile mentre sfonda il muro del suono: era pilotato da “Geppetto”

L’aereo supersonico civile XB-1 è stato immortalato mentre rompe il muro del suono sul deserto del Mojave, negli USA. La fotografia, catturata con la tecnica Schlieren, mostra le onde di densità dell’aria piegate del passaggio del velocissimo velivolo. L’XB-1 non ha nemmeno emesso boom sonici udibili da terra, nonostante il superamento di MACH 1.
A cura di Andrea Centini
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Credito fotografico: NASA/Boom Supersonic
Credito fotografico: NASA/Boom Supersonic

L'aviazione civile supersonica sta per tornare operativa dopo il pensionamento dello storico Concorde, il cui ultimo volo ci fu oltre 20 anni fa, nel novembre del 2003. La spettacolare fotografia che vedete in testa all'articolo, infatti, mostra l'aereo supersonico civile chiamato XB-1 (un prototipo dimostrativo) mentre sfonda il muro del suono superando la velocità di MACH 1, pari a 1.235,16 chilometri orari a una temperatura di 20 gradi Celsius. Il velivolo dell'azienda statunitense Boom Supersonic, pilotato per l'occasione dal collaudatore capo Tristan “Geppetto” Brandenburg, rappresenta la base per il futuro Overture, un aereo supersonico da 80 passeggeri – il primo made in USA – che punta a raggiungere una velocità di crociera di MACH 1.7. Ricordiamo che tutti gli aerei (e anche i missili) che volano al di sotto di MACH 1 vengono definiti subsonici; quelli che viaggiano tra MACH 1 e MACH 5 sono supersonici (cioè in grado di superare a barriera del suono e produrre boom sonici); mentre oltre MACH 5 si entra nel campo degli ipersonici. La Cina sta sviluppando il primo velivolo civile ipersonico. Ma torniamo allo scatto dell'XB-1.

La splendida immagine, che mostra le onde di pressione prodotte dall'XB-1 mentre infrange il muro del suono, sono state ottenute attraverso una tecnica fotografica chiamata “Schlieren”, utilizzata dagli specialisti per immortalare le variazioni di densità in un fluido, onde d'urto e fenomeni analoghi. Per ottenerla gli scienziati della NASA che hanno collaborato al progetto hanno chiesto a "Geppetto" di volare innanzi al sole sul deserto del Mojave secondo una specifica traiettoria; il velivolo è stato ripreso attraverso telescopi equipaggiati con speciali filtri in grado di cogliere i dettagli delle onde di pressione. La fotografia è stata scattata lo scorso 10 febbraio, quando XB-1 ha compiuto il suo secondo volo supersonico. Il primo ci fu lo scorso gennaio, quando il velivolo di Boom Supersonic raggiunse MACH 1.122 nei cieli della California, durante un volo di una dozzina di minuti.

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Una caratteristica affascinante e distintiva di questi velivoli risiede nel fatto di produrre boom sonici non udibili sulla superficie terrestre; questi boati sono talmente fragorosi – spesso vengono scambiati per esplosioni o persino scosse di terremoto – che nella stragrande maggioranza dei Paesi i jet militari hanno l'obbligo di evitarli sulle aree popolate. È anche una delle ragioni che ha tenuto l'aviazione civile lontana da volo supersonico, oltre alla sostenibilità economica. Per raggiungere questo risultato gli ingegneri dietro al progetto “Boomless Cruise” hanno calcolato la velocità esatta e l'altitudine appropriata in determinate condizioni atmosferiche (ad esempio di vento) per raggiungere il cosiddetto Mach cutoff, una condizione in cui il boom sonico “si rifrange nell'atmosfera e non raggiunge mai il suolo”.

Il volo dell'XB-1 è stato seguito da un team di ingegneri della NASA che attraverso appositi strumenti non ha rilevato alcun boom sonico durante il percorso dell'aereo. “Abbiamo anche confermato che XB-1 non ha prodotto alcun boom sonico udibile, il che apre la strada a voli da costa a costa fino al 50% più veloci”, ha dichiarato con entusiasmo in un comunicato stampa Blake Scholl, amministratore delegato di Boom Supersonic. Come indicato, infatti, l'assenza di boom sonico è una condizione praticamente imprescindibile per permettere ad aerei di linea supersonici di operare nei normali aeroporti.

Chiaramente ci vorrà diverso tempo prima di rendere accessibili a tutti questi velivoli, in grado di ridurre in modo significativo la durata dei voli con molteplici vantaggi per le persone e l'ambiente. Scholl sogna un futuro con voli che in 4 ore permettono di volare ovunque nel mondo al costo di appena 100 dollari, anche se al momento appare un po' utopistico. Il progetto di Boom Supersonic ha comunque già suscitato notevole interesse fra le compagnie aeree. Basti sapere che, come indicato dalla CNN, American Airlines, United Airlines e Japan Airlines hanno già prenotato 130 esemplari di Overture. L'obiettivo è di riuscire a produrne oltre 60 all'anno presso la fabbrica in costruzione a Greensboro, nella Carolina del Nord.

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