Finisce la corsa dell’ex miliardario delle cripto: Sam Bankman-Fried è stato arrestato alle Bahamas
Fine dei giochi, e delle interviste. Il procuratore generale delle Bahamas Ryan Pinder ha annunciato l'arresto di Sam Bankman-Fried, l’ex miliardario che guidava l’exchange di cripto valute FTX. In poco più di un mese si è chiusa la parabola di un uomo che secondo Forbes fino ai primi giorni di novembre aveva accumulato un patrimonio da 16 miliardi di dollari. Negli ultimi giorni Bankman-Fried era impegnato in un tour di interviste per chiarire la sua situazione.
L’arresto è stato confermato anche dal procuratore degli Stati Uniti Damian Williams: “Ci aspettiamo di muoverci per aprire l'atto d'accusa domattina e avremo altro da dire in quel momento”. Questo sviluppo non aggiunge nulla alla vicenda: sembra un atto formale. Il governo delle Bahamas è stato informato dagli Stati Uniti sulle accuse che pendono su Bankman-Fried.
L’ex miliardario risiedeva nel Paese caraibico e sempre qui aveva deciso di fondare l’headquarter di FTX, come è emerso anche dalla storia di Caroline Ellison, la lady cripto legata a Bankman-Fried. L’impianto delle accuse è sempre lo stesso. In una gestione poco chiara dei fondi, l’ex genio delle cripto avrebbe utilizzato i fondi di FTX per finanziare le operazioni di Alameda Research, altra società di trading a lui collegata.
Il futuro di Sam Bankman-Fried
I prossimi mesi si annunciano difficili per Sam Bankman-Fried. Questa settimana dovrebbe testimoniare in una serie di udienze convocate dal Congresso degli Stati Uniti. Dalle prime analisi indipendenti su FTX intanto stanno emergendo le prime informazioni, tutt’altro che confortanti.
A spiegarlo è John J. Ray III, il nuovo Ceo di FTX. È lui l'uomo che ora dovrà occuparsi della supervisione dell’azienda: “Mai nella mia carriera ho visto un fallimento così completo dei controlli aziendali e una totale assenza di informazioni finanziarie affidabili come si è verificato qui”.