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Festini, droghe e orge: il mondo segreto delle Big Tech dietro l’omicidio del miliardario Bob Lee

I party venivano organizzati da un circolo di ristretto chiamato “The Lifestyle”, uomini e donne d’affari che pianificano eventi per scambisti, provano droghe insieme, e bevono fino a tarda notte.
A cura di Elisabetta Rosso
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C’è sempre un problema in un caso di omicidio, anche le verità più scomode devono venire a galla. Le feste clandestine, le abitudini sessuali, i cocktail di droga, tutto può essere utile per ricostruire gli eventi e trovare un colpevole, quindi le bocche si schiudono e cominciano a raccontare ogni cosa. Il caso Bob Lee, fondatore di Cash App non fa eccezione. La sua, all’inizio è stata scambiata per una morte violenta legata all’aumento della criminalità in città. E poteva finire lì. Ma c’era lo stile di vita di Bob che raccontava un’altra storia, e così gli amici più stretti hanno capito che il fondatore di Cash App non era stato accoltellato per caso, dietro alla sua morte dovevano per forza esserci i festini dell’alta società della Bay Area con droghe, scambisti e tanti, tantissimi soldi. A rivelarlo alla polizia è stato uno degli amici di Lee, ha spiegato che il fondatore di Cash app era appassionato del suo lavoro ma a un certo punto è stato trascinato in un mondo convulso fatto di ketamina, cocaina e feste fino a tarda notte. Ed è in questi ambienti selvaggi che ha trovato il suo presunto assassino. 

Cosa è succcesso a Bob Lee

I protagonisti della storia sono tre, Bob Lee, 43 anni, fondatore di Cash App, Nima Momeni, 38 anni, proprietario di Expand IT, un'azienda di supporto tecnico e consulenza di Emeryville, e sua sorella Elyassnia. Secondo la ricostruzione della polizia Momeni dopo una lite con Lee, sembra a causa del rapporto clandestino con la sorella, ha accoltellato Lee lasciandolo morire in un vicolo incastrato tra gli appartamenti di lusso di Rincon Hills. Bob Lee era conosciuto nei circoli dei ricchi come “Crazy Bob” e proprio in mezzo a quelle feste sfrenate ha conosciuto Elyassnia, sorella di Momeni e moglie di un noto chirurgo plastico. Secondo gli amici i due avrebbero cominciato a frequentarsi a dimostrarlo è stato anche un messaggio che Elyassnia ha inviato a Lee: “Volevo solo assicurarmi che stessi bene, perché so che Nima ci è andato giù pesante con te e ti ringrazio per essere un uomo di classe che gestisce la cosa con eleganza. Ti amo. Che str*nzi egoisti”.

Elyassnia sta parlando di suo fratello che quella notte ha attaccato Lee davanti a tutti, e così i due sono stati costretti a lasciare la festa per pareggiare i conti. Come mostrano le telecamere di sorveglianza alle 2.03 lasciano gli appartamenti del quartiere ricco di San Francisco, salgono su una BMW bianca e poi spariscono. Mezz’ora dopo in un vicolo nell'isolato 300 di Main St, Lee viene soccorso, riporta profonde ferite da taglio e muore prima di arrivare in ospedale. Non è ancora chiaro cosa sia successo quei trenta minuti di vuoto, ma sembra che Momeni abbia ucciso Lee a causa del suo rapporto con la sorella.

Le feste clandestine di The Lifestyle

Devon Meyers, un amico di Lee, ha spiegato al Wall Street Journal che all’inizio quelle feste sembravano aiutare il fondatore di Chash App a staccare da un lavoro impegnativo e con molte responsabilità. Non solo, secondo Mayers erano anche un modo per socializzare con gli altri “pezzi grossi”, per far girare gli affari fuori dall’ufficio puntando sull’ambiente informale, dove spesso si chiudono gli accordi migliori. Queste feste venivano organizzate da un circolo di ristretto chiamato “The Lifestyle”, uomini e donne d'affari che pianificano eventi per scambisti, provano droghe insieme, e bevono fino a tarda notte.

Sembra che Lee si trovasse a suo agio nell’ambiente, descritto dagli amici come l'anima della festa, a differenza di Momeni, spesso relegato in un angolo in disparte. E proprio da uno di quegli angoli la notte del 3 aprile si è alzato e ha attaccato Lee accusandolo di fare uso di droghe. L’autopsia del medico legale di San Francisco ha confermato tutto, nel corpo dell’imprenditore tech sono state trovate tracce di cocaina e ketamina.

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