Esorcismi, cetrioli e piedi: cosa ho visto in una notte passata tra i mostri in live su TikTok
Le palpebre di Simone si abbassano, le riapre all’improvviso tirando su la coperta. In sottofondo suona Can’t help falling in love di Elvis Presley. È la terza volta che la fa ripartire, “perché è bellissima”, dice con la voce impastata dal sonno. Sono le 23:40 e io lo sto fissando dall’altra parte dello schermo. Ho appena aperto la sezione Live di TikTok. La luce dello smartphone buca il buio della camera da letto. Potrei vedere il suo volto, in quella posizione, con la guancia schiacciata dal cuscino, se fossi la sua ragazza, sua sorella, o una carissima amica. E invece scorrendo con il pollice sullo schermo squarcio l’intimità di qualcun’altro. Inizia così la mia notte su TikTok. E se di giorno ci siamo abituati a guardare feed dove le persone vogliono mostrarci quanto sono felici, di notte tutto cambia. Per dirla alla Erri De Luca, nessuno chiede di conto di notte, ed ecco che dall’ombra escono i mostri, come da una tasca rivoltata.
In cinque ore ho visto la lingua di sette sedicenni, guardato otto uomini a torso nudo addormentarsi, e parlato con cinque ragazze che tenevano un cetriolo in mano. Ho preso parte a una caccia ai fantasmi e a una lettura dei tarocchi, risposto a tre annunci di lavoro, partecipato a cinque messe e a due riti satanici. Ho sentito la parola piedi almeno una ventina di volte “se lo dici le visualizzazioni aumentano", ha confessato un’adolescente con un ciuffo rosa shocking alla telecamera. Ora conosco alla perfezione la differenza tra BD (Bondage e Disciplina) e DS (Dominazione e Sottomissione), so come si salda una batteria al litio e come cacciare un polpo a mani nude. Ho guardato tirabaci, maiali che dormono, signore che mangiano, ragazzi che contano banconote da cento euro, criceti che corrono in modo compulsivo su ruote fosforescenti. Ma partiamo dall’inizio.
Demoni e coniglietti argentati
Ho appena lasciato Simone con la testa appoggiata sul suo cuscino con Can’t help falling in love che continua in sottofondo. Si è addormentato. Scorro con il pollice verso l’alto e appare una signora di profilo, avrà sessant’anni, sta guardando una replica del Boss delle Cerimonie, ma non inquadra la televisione. Le chiedo: “Cosa fai?”, lei scocciata guarda il messaggio e risponde: “Guardo la tv no?”. Continuo: “Perché fai una live mentre guardi la tv?”, ancora più seccata: “Eh, perché, perché sì”, e si volta di nuovo di profilo. Questa risposta la sentirò ancora. La domanda l’ho fatta a quasi a tutti, e ogni volta è stato lanciato uno sguardo perplesso verso la telecamera, come se filmarsi in modo passivo immersi nella quotidianità di una notte insonne fosse qualcosa di assolutamente normale.
Scorro ancora. Sono le 00.13, sullo schermo appare una specie di demone con un cappello a cinque punte e gli occhi bendati, sussurra cose al microfono ticchettando con unghie affilatissime su quella che sembra un’armatura di metallo. Fa parte di una categoria che ha colonizzato le live notturne di TikTok: gli ASMR, riproducono suoni, rumori, bisbigli che dovrebbero generare una profonda sensazione di benessere e rilassamento per chi li ascolta. Sono tutti vestiti in modo stravagante, c’è il demone, ma anche il cappellaio matto, una coniglietta argento, una specie di fata dei boschi ricoperta di brillantini arcobaleno. Loro monetizzano le live, hanno tra i 100 e 5.000 spettatori, e per tutta la notte collezionano le donazioni degli utenti sotto forma di rose e cuori infiammati.
Fuoco, sangue e sfide in cambio di rose
Vado avanti. Mi fermo su una lettura appassionata della Bibbia: “Sangue e fuoco e sangue, gli angeli sono appollaiati sopra i vostri letti. Adoriamo Gesù”, urla una voce fuori campo. Nel video successivo spunta un uomo mascherato con una motosega illuminato da una luce rossa intermittente. Scorro. C’è una ragazza che si fuma una canna sul terrazzo. “Occhio che ti bannano”, scrive un utente, lei alza le spalle “è da due anni che fumo in live al massimo mi bloccano per una settimana”. Passo oltre. Una donna con gli occhiali enormi tiene in mano un cetriolo e mostra la scollatura, lo infila nella maglietta, promuove il suo canale Onlyfans e ordina “mandatemi tante rose”. “Sì padrona”, risponde un utente. Il cetriolo è un evergreen della notte di TikTok. Ne vedrò altri quattro. Scorro in modo compulsivo lasciandomi dietro sessioni di fitness, il sosia di Maradona che saluta i suoi fan, e un ragazzo con un secchiello blu in testa che balla musica dance.
È l’1:36, mi fermo su un video con 217 spettatori, ci sono due ragazzine: “Abbiamo 51 al contrario” dicono ridendo, hanno 15 anni, le live sono vietate ai minorenni e per non farsi bannare usano questa tecnica. Lo fanno tutti. Si avvicinano alla telecamera e strizzano gli occhi: “Se mi fai vedere la lingua ti do una rosa”, leggono il messaggio scandendo ogni parola. Loro la tirano fuori e ridono: “Ora sgancia i soldi però”, dicono. Danno anche i voti alle foto dei ragazzi per ottenere bonus e condivisioni, e c’è chi nei messaggi chiede: “Sfide in cambio di rose?”.
Cosa succede dopo le 2:00 di notte
Scorro. Dopo le due di notte arrivano i piedi. Un’infinità di piedi. C'è una ragazza che li sventola mentre legge un libro del Dalai Lama al contrario, un uomo che li filma di profilo e dice: “Qualche domanda piccante?”, una signora che sfila lentamente una scarpa decolté rosso carminio decisamente troppo stretta. Nei commenti scrivono: ”Vorrei leccarteli lentamente.” Scorro ancora, compaiono cacce ai fantasmi dentro case disabitate, e poi autostrade filtrate dai finestrini. Sono le live di camionisti che filmano le traversate notturne rispondendo alle domande degli utenti. Scorro. Entro in una sessione di esorcismi, “se volete faccio anche il malocchio”, dice la signora, nell’inquadratura si vede una lavagna enorme con stelle di davide disegnate sopra e scritte confuse, “sesso, capelli, gola, bestemmie”, leggo.
Sono quasi le 3:50 e rimango con i superstiti della notte. L’insonnia senile spinge branchi di over 60 ad accendere le live. Fissano la telecamera in silenzio, e realizzano inquadrature allucinate degne di Alejandro Jodorowsky. Menti, tempie, occhi vitrei che condividono lo schermo con ventilatori da soffitto irradiati dalle luci al neon bianchissime. Anche loro, quando gli chiedo: "Perché ti stai filmando?”, alzano le spalle e dicono: “E beh, cosa dovrei fare?”. Con questa domanda che rimane a martellate in testa chiudo l’app. Finisce la notte di TikTok, la notte grottesca dove si cerca di trasformare la miseria in oro, e sedare la solitudine facendo a brandelli l’intimità. Tra demoni, santi, piedi e cetrioli ho riso molto, d’altronde si ride sempre quando alla fine un po’ si ha paura.