“Esiste un posto dove Zuck combatterà?”: l’ultima provocazione di Musk per far salire il rivale sul ring
Alla fine lo scontro tra Elon Musk e Mark Zuckerberg si è mostrato per quello che è: una montatura pop che a suon di rilanci si è trascinata troppo a lungo. Qualcuno doveva pur mettere un freno, e tutti sospettavamo che sarebbe stato il Ceo di Meta. Qualche giorno fa ha scritto: "Amo questo sport e sono pronto a combattere dal giorno in cui Elon mi ha sfidato. Se mai sarà d’accordo su un vero appuntamento, lo saprete da me. Fino ad allora, per favore presumete che tutto ciò che dice non sia stato concordato", ha scritto su Threads.
Non è un vero no, ma visto che l'appuntamento (proposto proprio da Zuck) doveva essere il 26 agosto, è stata una prima battuta d'arresto che non è piaciuta a Musk e infatti ha postato su X: "Riepilogo combattimento: Ho scherzato su X sul combattimento con Zuck, Zuck ha poi detto "INVIAMI LA POSIZIONE". L'Italia ha gentilmente offerto un Colosseo, Zuck ha rifiutato, Ho suggerito la sua casa come "spazio sicuro", Tragicamente, stava "viaggiando", C'è un posto in cui combatterà?"
Il Colosseo è il sogno proibito di Musk
Il luogo dell'incontro è stato molto dibattuto. Musk voleva a tutti i costi il Colosseo, aveva scritto su X: "Ho parlato con la premier italiana e il ministro della Cultura. Hanno concordato una location epica. Il combattimento sarà gestito dalle fondazioni mia e di Zuck. Il livestream sarà su questa piattaforma e su Meta. L'inquadratura sarà l'antica Roma, quindi niente di moderno. Tutto porterà rispetto al presente e passato dell'Italia, e il ricavato andrà ai veterani". La notizia ha fatto subito rumore, anche perché a un certo punto Musk aveva anche detto che si sarebbero scontrati al Colosseo di Roma, notizia poi smentita dal capo ufficio stampa del Ministero della Cultura Andrea Petrella.
La smentita di Sangiuliano
Anche in questo caso sembra che Musk abbia fatto il passo più lungo della gamba e infatti è arrivata la risposta tempestiva del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano."Ho avuto una lunga e amichevole conversazione con Elon Musk, abbiamo parlato della comune passione per la storia dell'antica Roma. Stiamo ragionando sul modo in cui organizzare un grande evento benefico e di evocazione storica, nel rispetto e nella piena tutela dei luoghi. Non si terrà a Roma. Ma soprattutto è previsto che un'ingente somma, molti milioni di euro, sia devoluta a due importanti ospedali pediatrici italiani per il potenziamento delle strutture e la ricerca scientifica per combattere le malattie che colpiscono i bambini", ha dichiarato Sangiuliano.
Ieri ha poi aggiunto: "Noi rendiamo utilizzabile, anzi mettiamo a disposizione alcuni nostri siti, fermo restando che la priorità è la tutela del sito, come prevede l’articolo 9 della Costituzione, c’è una possibile fruibilità di questi beni per eventi che possono esaltare i siti stessi oltre a dare risorse economiche. Ho il dovere di ascoltare chiunque faccia proposte. E si parla di evento di beneficenza con una donazione coesistente che abbiamo deciso di destinare ai grandi ospedali pediatrici anche per fare ricerca. Siamo disponibili a parlare, poi sono i tecnici a valutare se quell’evento è compatibile con la tutela del sito. C’è la disponibilità a parlarne, anche perché la disponibilità non la dà l’organo politico ma i tecnici che sono preposti alla gestione dei siti che ci dicono se quella cosa si può fare e se è compatibile con la tutela e la salvaguardia del patrimonio che è la nostra prima preoccupazione.”
La sfida per le location
È iniziata così, quasi come narrazione collaterale la scelta della location. Prima del Colosseo Musk aveva già proposto l'arena Las Vegas Octagon, a Las Vegas. Poi ha deciso di puntare più in alto. Dopo il no di Sangiuliano, si è iniziato a vociferare è il sito archeologico di Pompei, che avrebbe tutte le carte in regola per essere il "luogo epico" dell'antica Roma tanto desiderato da Musk.
In lizza anche tutti gli anfiteatri voluti dai sindaci delle città. Si stanno infatti sfidando silenziosamente presentando i loto monumenti come location perfette per l'incontro. Tra questi l'arena di Verona, il teatro romano di Benevento, su volere del sindaco Clemente Mastella, si è fatto avanti anche il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, e l'amministratore delegato del parco tematico Cinecittà World, Stefano Cigarini, che ha proposto come luogo dell'incontro l'arena del parco interno Roma World.