Erno Rubik a Fanpage.it: “Esiste solo un modo per risolvere il mio cubo e non è quello più veloce”

Nel 1975 Erno Rubik ha brevettato il cubo di Rubik. Nel giro di pochi anni è diventato uno dei giocattoli più venduti al mondo. Le combinazioni in cui si possono disporre gli elementi del cubo sono 43 trilioni. Si tratta di un problema complesso da risolverle, anche se con qualche tutorial su YouTube è possibile imparare qualche scorciatoia.
A cura di Valerio Berra
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Alla fine risolvere il cubo di Rubik non è poi tanto difficile. Sei facce, per ogni faccia nove tasselli dello stesso colore. Un meccanismo che permette di spostare e ruotare spigoli e angoli. Il totale delle combinazioni, ad essere precisi delle permutazioni, supera i 43 trilioni. L’ordine è quello dei miliardi di miliardi. Eppure per addomesticare tutte queste possibilità basta ripetere fino al raggiungimento dell’obiettivo una serie di mosse.

Up, right, left, front. Prendete un qualsiasi tutorial del Metodo a Strati su YouTube e nel giro di una settimana avrete imparato a risolvere il cubo in circa quattro minuti. Tutto quello che il suo creatore non avrebbe mai voluto, come lui stesso ha spiegato in questa intervista a Fanpage.it. Potete trovare il video all’inizio di questo articolo.

Quando è nato il cubo di Rubik

Erno Rubik è un architetto ungherese. Nato nel 1944, figlio di un ingegnere aeronautico e di una poetessa, grazie al cubo è diventato uno degli uomini più ricchi del suo Paese. O almeno, questo scriveva di lui Martin Gottlieb sulle pagine del New York Times in un articolo pubblicato nell’agosto del 1983. Erano gli anni d’oro del cubo.

Rubik aveva inventato questo oggetto nel 1974. All’inizio era di legno, con gli angoli smussati. Era a metà tra un’opera di design e un problema per matematici. Solo un anno dopo, con il brevetto del 1975, è diventato il giocattolo che conosciamo adesso. Un oggetto magico che ha cambiato la vita di Rubik. Da tempo ormai esiste anche una scena competitiva sul cubo di Rubik, con migliaia di persone che si sfidano a riesce a risolverlo prima. Si chiama Speedcubing.

WIKIMEDIA | La confezione con cui il cubo di Rubik veniva venduto in Ungheria nel 1980
WIKIMEDIA | La confezione con cui il cubo di Rubik veniva venduto in Ungheria nel 1980

Come risolvere il cubo

Ovviamente è la domanda più gettonata nelle interviste. Erno Rubik è passato da Milano per EntraInGioco, evento dedicato ai giochi da tavolo. Nella sala dell’hotel in zona Missori, pieno centro, Rubik è seduto su un divano con un enorme cubo accanto. Riceve i giornalisti e tutto gli chiedono qualche trucco. Di metodi per risolvere il cubo ne esistono a decine. Il Metodo a Strati è solo quello più facile da imparare ma è lento. Il Metodo Fridrich è veloce ma più complesso. La risposta di Rubik però è tutta su un altro binario.

“All'inizio sapevo che si poteva risolvere ma avevo dubbi che un uomo ci sarebbe riuscito. La prima volta che ho risolto il cubo ci ho messo un mese. Bisogna riuscire ad avvicinarsi alla soluzione un passo alla volta, senza disfare tutto quello che è stato costruito prima. Non avevo mai pensato allo speedcubing, è qualcosa che è nata indipendentemente da me”.

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