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Emanuel rinuncia alla pensione di invalidità, l’Inps prima non sa cosa fare poi ripensa: “Facciamo i conti”

Emanuel Cosmin Stoica è un ragazzo di 25 anni. Nei suoi video sui social racconta anche come si vive in Italia cn una disabilità. Emanuel ha provato a rinunciare alla pensione di invalidità erogata dall’Inps ma nel suo primo incontro l’impiegato dell’ente non era riuscito a indicargli il percorso giusto. Emanuel ha spiegato cosa è successo a Fanpage.it.
Intervista a Emanuel Cosmin Stoica
Creator e praticante avvocato
A cura di Valerio Berra
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La sua storia è diventata un piccolo caso. E non solo sui social. Emanuel Cosmin Stoica è un ragazzo di 25 anni. Laureato in Giurisprudenza, ora lavora come praticante avvocato in uno studio che si occupa di diritto societario. È un creator, con migliaia di follower sia su TikTok che su Instagram. E ha una disabilità: la SMA, atrofia muscolare spinale. Emanuel ha raccontato in un video di aver provato a rinunciare alla pensione di invalidità: ha un lavoro e ormai ha superato i limiti di reddito. Ma a quanto pare per l’Inps non è così semplice.

“Sembra che io rinunci alla pensione di invalidità perché ora guadagno molto bene. Non è questo. Semplicemente vorrei evitare di avere una pensione a cui non ho diritto e poi vedermela chiesta indietro”. Emanuel ha chiarito a Fanpage.it il motivo per cui ha rinunciato alla pensione e soprattutto ha spiegato cosa è successo dopo la pubblicazione del suo video.

Nel video hai mostrato che l’ufficio Inps dove sei andato non sapeva come fare la rinuncia alla pensione. Cosa è successo dopo?

“L’Inps mi ha chiamato e mi ha dato un nuovo appuntamento. Hanno detto anche che faranno i conti per calcolare di nuovo i redditi e fare tutti i passaggi necessari per sospendere la pensione. Mi hanno chiesto di vederci già la prossima settimana”.

Tu hai un seguito sui social e i giornali hanno ripreso la tua storia. Pensi nasca da qui la chiamata?

“Io penso di avere uno spazio privilegiato rispetto a tutte le altre persone. Non tutti hanno la cassa di risonanza che ho io con i social. Sinceramente non credo che in altre condizioni l’Inps si sarebbe mossa”.

Il primo impatto come era stato?

“L’impiegato con cui ho parlato della rinuncia alla pensione di invalidità è stato gentile ma non aveva molto chiaro il percorso da seguire. Temo che qualcuno all’Inps abbia visto il video che ho pubblicato dove ho registrato il nostro incontro. I problemi con l’Inps non sono una novità: basta vedere il sito per capire quanto è complicato”.

Ti hanno risposto che rinunciare alla pensione non è una pratica molto comune.

“Certo, perché poi nasce un problema sull’assistenza. Se io non lavoro e prendo la pensione l’assistenza sanitaria per la mia disabilità è gratuita. Se invece io smetto di prenderla devo pagare anche i costi per l’assistenza. È un disincentivo. E infatti molti disabili fanno lavori part time per non superare le soglie entro cui ricevi la pensione”.

Non è la tua strada.

“Io mi sono laureato in cinque anni in giurisprudenza. Prima della laurea avevo già cominciato la pratica forense, puoi farlo l’ultimo semestre di corso se sei in pari con gli esami. Oltre a questo lavoro anche come influencer con i social e come consulente in materia di inclusione”.

Sei molto presente sui social. Solo su TikTok hai più di 200.000 follower. Come mai?

“Quando ho aperto i miei canali volevo cambiare il modo in cui viene raccontata la disabilità dai media. Sembra spesso che ci siano due estremi: il disabile visto come un supereroe o il disabile visto come una persona che provoca pietà. Non solo. Spesso gli utenti più giovani usano ancora parole come “disabile” o “104” come insulti. Volevo raccontare qualcosa di diverso.

Si è parlato molto dell’account TikTok delle Parlimpiadi, che racconta gli atleti anche con ironia. Tu cosa ne pensi?

“È un modo giusto di raccontare la disabilità. Serve a normalizzarla. E poi i disabili sono sempre atleti. È giusto applaudirli quando vincono ma se fanno schifo possiamo anche dire che fanno schifo. Ah, forse gli ori che abbiamo vinto quest’anno dovrebbero farci capire che è il caso di investire di più anche in questi ambiti”.

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