Elon Musk vuole licenziare il 75% dei dipendenti di Twitter
L’accordo dovrebbe chiudersi entro il 28 ottobre. Ancora sette giorni per definire il destino di Twitter, il social network fondato da nel 2006 da Jack Dorsey e Noah Glass, Evan Williams e Biz Stone. Ancora sette giorni per capire se Elon Musk riuscirà ad allargare ancora il suo impero con un nuovo asset anche nel mercato dei social network.
I dipendenti di Twitter non sono mai stati troppo convinti dell’acquisizione ma ora le loro chat stanno ribollendo. Il Washington Post ha pubblicato un reportage nato da una serie di documenti che rivelano come il piano di Elon Musk sia quello di tagliare il personale di Twitter del 75%, attualmente i dipendenti della piattaforma sono 7.500.
I piani di Musk per raddoppiare le entrate
Il prezzo per l’acquisto del social network dovrebbe rimanere sui 44 miliardi di dollari. Un investimento corposo, anche perché l’azienda dovrebbe valere molto di meno. Twitter non è una cash cow, anche se quei 44 miliardi corrispondono più o meno alla valutazione di mercato, il vero valore dell’azienda dovrebbe essere più basso. Secondo Andrea Walne di Manhattan Venture Partners l’azienda dovrebbe valere tra i 10 e i 12 miliardi di dollari. La pubblicità su Twitter non è performante come per i social di Meta o come per TikTok. E anche il numero di utenti è più basso.
Al momento gli utenti sul social dovrebbero essere 237,8 milioni anche se il tempo che trascorrono a navigare sulla piattaforma è diminuito del 10% nel corso del 2021. Musk potrebbe puntare su Twitter Blue, il servizio di abbonamento per non vedere la pubblicità ma in questo modo sottrarrebbe alla pubblicità proprio la parte di utenti con più capacità di spesa.
Musk ha spiegato comunque che vorrebbe raddoppiare le entrate entro i prossimi tre anni e triplicare il numero di utenti giornalieri che riescono a visualizzare gli annunci. Non è chiaro però come possa riuscire a offrire un servizio migliore agli utenti con un quarto della forza lavoro.
Il futuro degli utenti su Twitter
La prima funzione a risentire della perdita di personale potrebbe essere la moderazione. Nonostante l’intelligenza artificiale stia diventando sempre più attenta a riconoscere i contenuti che non rispettano la community, il lavoro dei dipendenti è ancora fondamentale. Con un taglio così netto della forza lavoro il rischio è che tornino sulla piattaforma contenuti legati alla violenza, all’hate speech o alla pornografia che coinvolge minori.
"Sarebbe un effetto a cascata", ha spiegato Edwin Chen Ceo della start up di moderazione dei contenuti Surge AI. E continua: "I servizi diminuiranno e le persone rimaste non hanno le conoscenze istituzionali per riprenderle, sono completamente demoralizzate e vogliono andarsene”.