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Elon Musk venderà gli account inutilizzati su X a 50.000 dollari

I termini di servizio non permettono di eliminare gli account sulla piattaforma, eppure alcune mail trapelate hanno rivelato che presto i nomi degli utenti abbandonati saranno messi in vendita.
A cura di Elisabetta Rosso
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Elon Musk l'aveva annunciata come "la purga", e secondo alcune mail intercettate da Forbes potrebbe iniziare a breve. Sembra infatti che il team @Handle stia organizzando una compravendita degli account abbandonati, alcuni arriverebbero a costare 50.000 dollari. L'obiettivo è liberare un certo numero di nomi utente che non vengono più utilizzati. Già a ottobre 2022, dopo aver acquistato Twitter, Musk aveva spiegato in un post che avrebbe risolto il problema. A dicembre aveva aggiunto: "Twitter inizierà presto a liberare lo spazio dei nomi, saranno coinvolti 1,5 miliardi di account". Passa un anno e gli account inattivi resistono ancora sulla piattaforma, ma potrebbero avere vita breve.

In realtà i termini di servizio del social non permettono di compare o vendere account (nonostante su X esista un fiorente mercato nero), il regolamento spiega: "L'occupazione abusiva di nomi utente è vietata. Non rilasceremo nomi utente abusivi tranne in casi di violazione del marchio. Tentativi di vendita, acquisto, o anche sollecitare altre forme di pagamento in cambio di nomi utente, costituisce una violazione e può comportare la sospensione permanente dell'account."

Le mail dei dipendenti di Elon Musk

Le mail, che Forbes ha deciso di non pubblicare nella loro interezza per proteggere l'anonimato dei destinatari, provenivano dai dipendenti di X. Spiegano che la società ha recentemente apportato modifiche alle linee guida e che potrebbe iniziare a breve la compravendita degli account in disuso. Al momento sul sito di X c'è ancora scritto: "Sfortunatamente, non possiamo rilasciare nomi utente inattivi".

Elon Musk nel 2022 aveva spiegato che il suo obiettivo era liberare il social dai bot e dai troll, e consigliava agli utenti di entrare almeno una volta in 30 giorni sul social per non essere considerato inattivo. Ma dietro la mossa c'è anche l'odore dei soldi.

A X mancano i soldi

A luglio Musk aveva spiegato in un post: “Siamo ancora generando un flusso di cassa negativo a causa di un calo del ~50% degli introiti pubblicitari, oltre che un pesante carico debitorio in eredità". Ha poi aggiunto: "Twitter ha bisogno di arrivare a un flusso di cassa positivo prima di poterci permettere il lusso di qualsiasi altra cosa”. Già nel periodo tra aprile e maggio gli introiti pubblicitari di Twitter avevano toccato gli 88 milioni di dollari, in discesa dell’59% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Come guadagnare dagli account inattivi

Le banche che hanno finanziato l’acquisto da 44 miliardi di dollari stanno ancora cercando di contenere i danni ai loro bilanci. Se tutto fosse andato secondo i piani avrebbero scaricato il debito sulle società di investimento di Wall Street subito dopo il prestito, eppure l'arrivo di Elon Musk, e le sue scelte poco ortodosse, hanno raffreddato l'entusiasmo degli investitori, e così le banche sono state costrette a tenere il debito sui loro bilanci, con un valore più basso. In cifre si traduce in centinaia di milioni persi. Se davvero Musk riuscisse ad aprire il mercato degli account in disuso, X potrebbe incassare le offerte per ottenere i nomi rimasti bloccati per anni ma desiderati da tanti utenti. Come spiegava la mail letta da Forbes potrebbero arrivare a vendere determinati account a 50.000 dollari.

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