Elon Musk si schiera: “La controffensiva ucraina causa tante morti per così poco”
"Così tanta morte per così poco." È l'ultimo commento perentorio di Elon Musk sulla controffensiva ucraina. Non è una novità le ingerenze dei miliardari sul campo di guerra ci sono sempre state, ma con il Ceo di Tesla è ancora diverso. La sua influenza nel conflitto in Ucraina è iniziata con camion carichi di terminali Starlink, quelli che hanno permesso al Paese di comunicare, nonostante le infrastrutture distrutte e i bombardamenti. È diventato così l'uomo in grado di sabotare o meno un attacco militare accendendo o spegnendo la connessione ai satelliti (come rivela la sua ultima biografia), e su X una voce fuori campo che a suon di post lancia piani di pace improvvisati e commenti tranchant.
L'ultimo è una risposta al thread di David Sacks. Il venture capitalist ha pubblicato il primo post il 19 giugno, sostenendo che la controffensiva ucraina "non è in grado di raggiungere nessuno degli obiettivi originariamente dichiarati" e per questo, secondo Sacks, dovrebbe ridimensionare il suo piano di conquista e rilanciare i negoziati di pace. Ha anche condiviso una mappa dell'Ucraina accompagnata dal commento: "Le conquiste territoriali ucraine derivanti dalla loro tanto decantata controffensiva [evidenziata in blu] sono così minuscole che possono a malapena essere viste su una mappa", e un altro post dove scrive: "La controffensiva è in fase di stallo, senza via d'uscita."
L'attacco sabotato dai satelliti Starlink
Secondo Walter Isaacson, autore della biografia di Elon Musk uscita il 12 settembre, il miliardario ha detto "in segreto" ai tecnici di Starlink di bloccare il servizio al largo della Crimea per impedire ai droni sottomarini ucraini carichi di esplosivi di attaccare le navi militari russe. Disattivando Starlink ha fatto in modo che i droni "perdessero la connessione e andassero alla deriva senza causare danni", si legge nell'estratto pubblicato da Cnn.
Il miliardario è stato sin da subito coinvolto nel conflitto in Ucraina. "Come mi trovo in questa guerra?" ha detto a Isaacson. “Starlink non era destinato a essere coinvolto nelle guerre. Serviva alle persone per guardare Netflix, rilassarsi, andare online per andare a scuola e fare buone cose pacifiche, senza attaccare i droni.
Il piano di pace di Elon Musk
Elon Musk, su X, aveva anche postato il suo piano di pace. Aveva proposto di indire nuovi referendum per ridisegnare i confini dell’Ucraina e concedere alla Russia il controllo della Crimea. Ha anche aggiunto che la vittoria del Cremlino sarebbe stata inevitabile e ha allegato mappe per evidenziare i territori dell’Ucraina orientale, che, secondo il miliardario, “preferiscono la Russia”.
Un piano che è stato aspramente criticato funzionari ucraini, il diplomatico ucraino Andrii Melnyk si era scagliato contro Musk con toni piuttosto duri, Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli affari interni in Ucraina, aveva aggiunto che la posizione filo-russa di Musk si rifletteva anche su X. Sulla piattaforma infatti non sono stati censurati gli account di propaganda russa.