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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Elon Musk sfida Israele e offre Starlink ai palestinesi: “Lo ostacoleremo a ogni costo”

Il ministro israeliano delle comunicazioni Shlomo Karhi ha attaccato su X il miliardario spiegando che la connessione verrà usata da Hamas per migliorare i suoi attacchi terroristici.
A cura di Elisabetta Rosso
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È un copione già visto. Scoppia una guerra, saltano le connessioni e poi arriva Elon Musk. La sua influenza in Ucraina era iniziata con camion carichi di terminali Starlink, quelli che hanno permesso al Paese di comunicare, nonostante le infrastrutture distrutte e i bombardamenti. Ora il sistema di satelliti diventa un nodo cruciale anche nel conflitto tra Israele e Hamas. Il 18 ottobre Musk aveva aperto una trattativa con Israele per aprire il servizio di internet satellitare a banda larga nel Paese, poi i massicci bombardamenti sulla Striscia hanno fatto saltare la rete internet e così il miliardario ha annunciato la disponibilità dei servizi di Starlink a Gaza, precisando che il sistema di comunicazioni satellitari "supporterà solo la connessione alle organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale."

La mossa a Israele non è piaciuta. "Faremo ricorso a tutti i mezzi a nostra disposizione per ostacolarlo", ha a detto il ministro israeliano delle comunicazioni Shlomo Karhi. Ha poi aggiunto che Musk dovrebbe concedere internet a Gaza contrattando "il rilascio dei nostri ostaggi: neonati, uomini, donne, anziani, tutti. Fino ad allora il nostro ministero delle comunicazioni romperà ogni legame con Starlink."

Il legame citato da Karhi è prorpio la trattativa iniziata 18 ottobre. L'accordo c'era, poi, dopo 20 giorni dall’inizio della guerra, le forze di terra di Israele sono entrate nella Striscia di Gaza. L’invasione è coincisa con un black out della rete internet. Il principale operatore telefonico Paltel, ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook ufficiale in cui spiega che al momento non è possibile connettersi a internet da Gaza. E qui entra in scena Musk. Su X dopo l'attacco scrive: “Starlink si occuperà della connessione internet delle organizzazioni umanitarie riconosciute a livello internazionale che si trovano a Gaza.” Nonostante la decisione di Musk non è chiaro quando i terminali Starlink potranno fare il loro ingresso sul territorio.

Karhi ha anche spiegato che Hamas userà la rete per migliorare i suoi attacchi terroristici. Musk ha ribattuto sempre su X scrivendo: "Non siamo così ingenui" poi ha aggiunto "adotteremo misure straordinarie per confermare che venga utilizzato “solo” per ragioni puramente umanitarie. Inoltre, effettueremo un controllo di sicurezza sia con il governo statunitense che con quello israeliano prima di attivare anche un solo terminale".

L'appello delle ONG

La decisione di Musk arriva dopo l'appello delle organizzazioni non governative. "Questo blackout di informazioni rischia di servire da copertura per le atrocità di massa e di contribuire all’impunità per le violazioni dei diritti umani" ha spiegato la funzionaria dell’organizzazione per i diritti umani Human Rights Watch, Deborah Brown.

È intervenuta anche la deputata del Congresso degli Stati Uniti Alexandria-Ocasio Cortez, che su X ha scritto: “Tagliare tutte le comunicazioni a una popolazione di 2,2 milioni di persone è inaccettabile. Giornalisti, professionisti medici, operatori umanitari e innocenti sono tutti in pericolo. Non so come si possa difendere un atto del genere. Gli Stati Uniti hanno storicamente denunciato questo tipo di pratiche”. L'annuncio di Elon Musk arriva proprio in rispsota di questo post.

Come funziona Starlink

Il sistema funziona grazie a satelliti in orbita in grado di cogliere il segnale, permette quindi di connettersi a internet in modo veloce e da qualunque luogo. “Starlink non era destinato a essere coinvolto nelle guerre. Serviva alle persone per guardare Netflix, rilassarsi, per andare a scuola e fare buone cose pacifiche, senza attaccare i droni", aveva spiegato Musk a Walter Isaacson, autore della sua biografia.

Da febbraio 2022 però i satelliti di Musk sono diventati una risorsa essenziale in Ucraina, un modo per comunicare e coordinare le proprie attività, dopo che i bombardamenti russi avevano distrutto le principali infrastrutture per le telecomunicazioni nell’Ucraina orientale. Non solo, sono anche diventati un'arma strategica per le operazioni militari. Ora la Storia sembra destinata a ripetersi.

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