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Elon Musk seduto alla scrivania della Casa Bianca: il significato della nuova copertine del Time

Le copertine del Time da anni danno una visione del mondo, ironiche, provocatorie, critiche, pop. La rivista ora ha scelto di pubblicare un’immagine di Elon Musk seduto al Resolute desk, la scrivania utilizzata dai presidenti degli Stati Uniti d’America.
A cura di Elisabetta Rosso
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Sfondo rosso, aquile, stelle, strisce ed Elon Musk. La nuova copertina del Time è una provocazione che gioca sul paradosso della nuova politica americana. Rappresenta il miliardario seduto dietro la Resolute desk, la scrivania utilizzata dai presidenti degli Stati Uniti d'America che si trova all'interno dello Studio Ovale nella Casa Bianca. Nel caso non fosse abbastanza chiara l'immagine il titolo chiarisce ogni dubbio: "Dentro la guerra di Elon Musk contro Washington".

Il miliardario si è schierato con Donald Trump durante la campagna elettorale, l'ha sostenuto economicamente, è salito sul palco, ha saltato, indossato cappellini Maga ed è rimasto seduto accanto al Tycoon a Mar a Lago in attesa della vittoria. Il suo appoggio non è stato vano, Trump infatti ha creato un dipartimento, il Doge (Dipartimento per l'efficienza governativa), apposta per Elon Musk, e lo ha messo alla guida. Nessun cittadino, sicuramente nessun miliardario con aziende supervisionate dalle autorità federali, aveva finora esercitato un tale potere.

Il Doge è una vera e propria agenzia governativa ma un dipartimento che ha come obiettivo quello di ridurre la spesa pubblica di 2 milioni di bilioni di dollari (un'impresa praticamente impossibile), "smantellare la burocrazia governativa, tagliare le regolamentazioni eccessive, tagliare le spese inutili e ristrutturare le agenzie federali". Ma non tutto sta andando secondo i piani. 

Chi c'è davvero dietro al Resolute Desk.

Forse Donald Trump aveva sottovalutato Elon Musk. E ora deve fare i conti con un miliardario eccentrico abituato al potere. E infatti il primo febbraio, il team Doge Musk ha chiesto all'Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) pieno accesso alla sede centrale. Lo staff dell'agenzia si è rifiutato. Il miliardario dopo l'incidente ha scritto su X "L'USAID è un'organizzazione criminale". Ha poi aggiunto: "È ora che muoia".

Nel giro di una settimana il post di Musk diventa realtà. Quasi tutto il personale dell'agenzia (che ogni anno combatte carestie e malattie e porta acqua pulita a milioni di persone) era stato messo in congedo, i suoi uffici in tutto il mondo erano stati chiusi. Un messaggio chiaro per tutte le altre agenzie governative.

La scena, come spiega il Time, mostra bene i terreni di scontro. Da un lato l'istituzione americana con 64 anni di storia e una missione sancita dalla legge federale, "dall'altra la squadra di demolitori politici di Musk".  Non solo, è un episodio che spinge a chiedersi: "Chi c'è davvero dietro al Resolute Desk?"

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