Elon Musk licenzia metà dei dipendenti di Twitter con una mail: affondati i team sulle fake news
“Elon Musk just fired me today”, in italiano “Elon Musk mi ha appena licenziato”. Nelle ultime ore la parte inglese di Twitter è stata inondata da micro post con queste parole. Un trend, per cavalcare le voci secondo cui Musk avrebbe inaugurato la sua prima settimana a capo del social network con una scarica di licenziamenti a tappeto. I primi retroscena parlavano di una misura drastica, una riduzione del 75% del personale su un organico che arriva a poco più di 7.500 dipendenti. Alla fine il taglio è stato più basso ma comunque decisivo. Dalle prime informazioni pubblicate dalla testata The Verge, Musk avrebbe licenziato circa la metà dei dipendenti della piattaforma.
I motivi sono chiari: è una questione di budget. Musk non ha radunato 44 miliardi di dollari solo per far divertire i suoi follower, anche perché nell’affare sono coinvolte banche e fondi di investimento. L’obiettivo a lungo termine è quello di guadagnare e per farlo l’uomo con il patrimonio stimato più ricco del mondo punta a raddoppiare le entrate nei prossimi tre anni e triplicare il numero di utenti presenti ogni giorno sulla piattaforma. Gli utenti attivi sul social dovrebbero essere 237,8 milioni.
Le prime stime: i team distrutti
L'elenco è lungo. I tagli di Musk non sono una piccola correzione di rotta. Dalle prime informazioni diffuse dalle testate specializzate sembra che siano stati colpiti interi team. Ci sono stati tagli al team che si occupa della comunicazione esterna, a quello sull'etica dell'intelligenza artificiale, a quello di data science, al comparto di ricerca, a quello di machine learning e anche a quello che si occupa delle politiche sull'accessibilità. Ma soprattutto i tagli sono arrivati ai team che si occupano di vigilare sulla disinformazione. Alcuni dipendenti, sotto anonimato, hanno dichiarato che nei prossimi giorni la piattaforma potrebbe avere problemi a mantere attiva tutta la sua infrastruttura.
Il licenziamento arrivato via mail
I dipendenti hanno scoperto il loro futuro con due mail. Con la prima sono stati avvisati che l'azienda si stava preparando a una serie di tagli al personale. Con la seconda invece hanno scoperto il loro destino: o dentro, o fuori. Secondo TechCrunch Musk aveva già fatto valutare il livello di produttuvità dei dipendenti, chiedendo agli ingegneri di inviare il codice scritto negli ultimi due mesi. Non solo, Musk avrebbe anche chiesto ai dei professionisti di Tesla di controllare il lavoro dei dipendenti di Twitter prima di decidere il piano sui tagli.
Il Washington Post ha pubblicato la mail di avviso arrivata ai dipendenti di Twitter prima del messaggio definitivo sul loro ruolo in azienda.
"Nel tentativo di mettere Twitter sulla giusta strada, venerdì affronteremo il difficile processo di riduzione della nostra forza lavoro globale. Sappiamo che avrà un impatto su un certo numero di persone che hanno dato preziosi contributi a Twitter, ma questa decisione è purtroppo necessaria per garantire il successo dell'azienda in futuro.
Data la natura della nostra forza lavoro distribuita e il nostro desiderio di informare le persone interessate il più rapidamente possibile, le comunicazioni per questo processo avverranno via e-mail. Entro le 9:00 di venerdì 4 novembre, tutti riceveranno una mail individuale con l'oggetto: Il tuo ruolo su Twitter. Si prega di controllare la posta elettronica, inclusa la cartella spam.
Se il tuo lavoro non cambia, riceverai una notifica tramite la tua mail di Twitter.
Se invece è coinvolto in queste modifiche riceverai una notifica con i passaggi successivi tramite la tua mail personale.
Se non ricevi una mail da twitter-hr@ entro le 17:00 di venerdì 4 novembre, invia una mail a peoplequestions@twitter.com
Per contribuire a garantire la sicurezza di ogni dipendente, nonché i sistemi Twitter e i dati dei clienti, i nostri uffici saranno temporaneamente chiusi e tutti gli accessi ai badge saranno sospesi. Se sei in un ufficio o stai andando in ufficio, torna a casa.
Riconosciamo che questa è un'esperienza incredibilmente impegnativa da affrontare, indipendentemente dal fatto che tu ne sia colpito o meno. Grazie per continuare ad aderire alle politiche di Twitter che ti vietano di discutere di informazioni aziendali riservate sui social media, con la stampa o altrove.
Siamo grati per i tuoi contributi a Twitter e per la tua pazienza mentre procediamo attraverso questo processo.
Grazie.
Twitter"
La spunta blu a pagamento
Il primo passaggio di Musk per cominciare a mettere un po’ di fondi nelle casse di Twitter parte dalla Spunta Blu, il marchio che assicura la verifica di un account. Al momento il regolamento sull’assegnazione di questi riconoscimento non è chiarissimo. Viene dato ai personaggi pubblici, definizione in cui rientrano politici, creator, celebrity di varia natura e giornalisti.
Musk vorrebbe rendere tutto più semplice: chiunque vuole una spunta blu (o bianca se usate il dark mode) può averla con un abbonamento da otto dollari al mese. La nuova regola vale anche per gli spuntati. Chi ha già la spunta blu dovrà comunque pagare il suo abbonamento per continuare a tenersela stretta.