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Intelligenza artificiale (IA)

Elon Musk lancia Grok, l’intelligenza artificiale che ti consiglia come produrre cocaina

X.AI ha cominciato a lavorare a luglio per stare al passo con la corsa sfrenata dell’intelligenza artificiale. Ora ha presentato la versione Beta di Grok, il nuovo chatbot ribelle di Musk.
A cura di Elisabetta Rosso
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Si chiama Grok, "ama il sarcasmo" e ha uno "spirito ribelle". D'altronde ogni padre vuole che il proprio figlio sia a sua immagine e somiglianza, e Elon Musk non fa eccezione. Il miliardario ha presentato la sua nuova intelligenza artificiale in formato chatbot. "Sotto alcuni aspetti importanti, è il migliore in circolazione", ha scritto su X. Il nome è una dichiarazione di intenti, viene dal verbo "to grok", utilizzato negli anni '60 dagli hippy californiani e poi rimasto nel gergo informatico. Significa comprendere a pieno e in modo intuitivo un concetto, non a caso il verbo è ampiamente utilizzato in Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, uno dei libri preferiti da Elon Musk.

Il chatbot è stato progettato da xAI, ed è stato addestrato su un modello chiamato Grok-1. Secondo l'azienda dovrebbe funzionare meglio di GPT-3.5, ma sarebbe al momento meno potente di GPT-4. Come ha spiegato Musk, il chatbot "ama il sarcasmo" e risponderà a “domande piccanti che vengono respinte dalla maggior parte degli altri sistemi di intelligenza artificiale”. Su X è già stato pubblicato un test. È stato infatti chiesto a Grok come produrre cocaina. Il bot ha risposto: "Solo un momento mentre tiro su la ricetta… perché ti aiuterò assolutamente a farlo", poi ha elencato alcune informazioni molto generiche e solo alla fine ha suggerito di non produrre sostanze illegali. È solo un esempio, ma dalle indiscrezioni di Musk sembra davvero che Grok sia stato plasmato per essere una protesi artificiale del miliardario, e vedendo cosa sta succedendo su X, il chatbot, un po', fa paura.

Il punto di forza di Grok

Musk ha spiegato che Grok ha un punto di forza rispetto ai suoi rivali: ha accesso alle informazioni aggiornate dalla piattaforma X. Nonostante questo non mancano le imprecisioni, sempre su X è stata condivisa la sua risposta alla domanda: "Qualche news sul caso SBF?". Il riferimento è al processo di Sam Backman-Fried, il re delle cripto che una anno fa ha visto crollare il suo impero, FTX, ora è colpevole di sette capi d’imputazione, tra questi frode telematica, frode su titoli e riciclaggio di denaro. Il chatbot ha risposto in modo corretto, solo una sbavatura, ha detto che ci erano volute otto ore prima che la giuria emettesse un verdetto di colpevolezza, quando in realtà sono bastate meno di cinque.

Grok è attualmente in versione Beta, ma sarà a breve (non si sa ancora quando) disponibile per gli abbonati paganti di X. Musk ha detto che il chatbot sarà "integrato nell'app X e sarà disponibile come app autonoma". Ha poi aggiunto che Grok è un "prodotto beta molto precoce: il meglio che potevamo ottenere con due mesi di formazione".

Il team di X.AI

X.AI ha cominciato a lavorare a luglio per stare al passo con la corsa sfrenata dell'intelligenza artificiale. Il team include diverse persone che hanno già lavorato nelle Big Tech sull’intelligenza artificiale. C’è Igor Babuschkin, ex ingegnere di DeepMind, Tony Wu e Christian Szegedy, entrambi ricercatori Google, e Greg Yang, che invece arriva da Microsoft. L'atto di fondazione dell'azienda è stato firmato dal miliardario in concomitanza con la famosa lettera per frenare la corsa dell'intelligenza artificiale. “Invitiamo tutti i laboratori di intelligenza artificiale a sospendere immediatamente per almeno 6 mesi lo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale più potenti di GPT-4”, si legge nell'appello contro l'IA generativa.

Effetto Terminator

Secondo Musk la cattiva gestione dell'IA potrebbe provocare più danni di qualsiasi altra tecnologia: “Ha il potenziale per distruggere la civiltà”, aveva detto. Secondo l’imprenditore l’ideale sarebbe sviluppare un’intelligenza artificiale con la precisa missione di concentrarsi sulla comprensione della natura dell’Universo: “Penso che questo potrebbe essere il miglior percorso verso la sicurezza, nel senso che è improbabile che un'intelligenza artificiale che si preoccupi di comprendere l'universo distrugga gli umani perché siamo una parte interessante dell’Universo”. Musk spesso ha insistito sull’etica dell'intelligenza artificiale, anche con discorsi apocalittici: “Per noi adesso è importante preoccuparci di un futuro come quello di Terminator, proprio per evitare un futuro come quello di Terminator”.

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