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Elon Musk ha una nuova profezia: “Ora so quando andremo a vivere su Marte”

I team di SpaceX sono già al lavoro per costruire piccoli habitat a copula e tute spaziali per resistere al clima marziano. I ricercatori stanno anche cercando di capire se sarà possibile riprodursi sul pianeta.
A cura di Elisabetta Rosso
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Colonizzare Marte è uno dei grandi piani di Elon Musk. Regolarmente annuncia date e pronostici, l'ultimo è stato pubblicato su X l'8 settembre: "Le prime astronavi per Marte saranno lanciate tra 2 anni, quando si aprirà la prossima finestra di trasferimento Terra-Marte. Saranno senza equipaggio e serviranno a testare l‘affidabilità dell'atterraggio su Marte", ha spiegato Musk. Non solo. "Se l’atterraggio andrà bene, i primi viaggi con equipaggio verso Marte saranno effettuati tra 4 anni. Da lì in poi, il numero di voli crescerà in maniera esponenziale con l’obiettivo di costruire tra circa 20 anni le città in grado di sostenersi autonomamente".

L'obbiettivo di Musk è "diventare multiplanetari" e consentire al genere umano di "non avere più tutte le nostre uova, letteralmente e metabolicamente, su un unico pianeta". Il 2026 non è una data causale. Tra due anni infatti, Marte e la Terra saranno più vicini, Musk vuole sfruttare le orbite dei due pianeti nel periodo ottimale per ridurre i tempi e i costi del carburante.

Al di là delle ambiziose previsioni di Musk ci sono alcuni problemi. Nessuno ha mai messo piede sul pianeta rosso. La NASA, forse, farà atterrare gli umani su Marte, ma non prima del 2040. E se anche gli astronauti raggiungessero il suolo marziano sarebbero accolti da un terreno arido, temperature gelide e aria irrespirabile. Non solo.

Nuovi studi hanno rivelato che i lunghi viaggi verso Marte potrebbero essere mortali e causare danni irreversibili. Le radiazioni e la microgravità avrebbero, infatti, un effetto catastrofico sugli organi umani, in particolar modo sui tubuli, che verrebbero alterati e danneggiati sino alla completa perdita della funzione filtrante dei reni.

Secondo i ricercatori dell’Università Georgetown di Washington gli ioni pesanti presenti nei raggi cosmici potrebbero causare invece danni irreversibili all'intestino e favorire il cancro. Uno studio su 14 astronauti a bordo dello Space Shuttle ha rilevato nel loro sangue mutazioni associate a malattie oncologiche e cardiovascolari. 

Eppure Musk è convinto che in una manciata di anni Marte diventerà la nuova colonia terrestre. I team di SpaceX sono già al lavoro per costruire piccoli habitat a copula e tute spaziali per resistere al clima marziano. I ricercatori stanno anche cercando di capire se sarà possibile riprodursi sul pianeta.

Musk conta su Starship per produrre un veicolo spaziale di nuova generazione in grado di inviare persone e merci sulla Luna entro la fine del decennio e, in seguito, di volare su Marte. Space X ha creato il primo stadio di un razzo completamente riutilizzabile ed economicamente sostenibile. "Rendere la vita multiplanetaria è fondamentalmente un problema di costi", ha spiegato infatti Musk nel suo post. "Attualmente ci sono costi di circa un miliardo di dollari per portare una tonnellata di carico utile sulla superficie di Marte. Bisogna migliorare e portare la cifra a 100mila dollari per tonnellata per costruire una città autosufficiente lì, quindi la tecnologia deve essere 10.000 volte migliore. Estremamente difficile, ma non impossibile".

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