102 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Elon Musk ha fatto una proposta indecente a Wikipedia: in palio un miliardo di dollari

Va avanti da tempo la guerra tra l’uomo più ricco del mondo e l’enciclopedia più grande del web. Già nel 2019 Musk aveva accusato Wikipedia di distorcere la realtà ed essere la portavoce di un’ideologia di sinistra.
A cura di Elisabetta Rosso
102 CONDIVISIONI
Immagine

Nelle ultime ore su X  l'ultimo capitolo di una lunghissima saga: Elon Musk contro Wikipedia. Da un lato c'è il miliardario capriccioso che lancia provocazioni a suon di post, dall'altro l'enciclopedia libera fondata nel 2021. Il Ceo di Tesla e Space X accusa Wikipedia di portare avanti l'ideologia woke, (l'ha ribattezzata infatti Wokipedia). Letteralmente significa ‘sveglio', essere attento verso le ingiustizie sociali o razziali. La voce è entrata nei dizionari della lingua inglese nel 2017, paradossalmente però il termine woke è diventato popolare grazie ai conservatori statunitensi che lo usano in modo dispregiativo per etichettare i paladini del politically correct. Non stupisce quindi che l'ultima proposta lanciata da Musk punti tutto su un linguaggio politcally scorrect: "Darò loro un miliardo di dollari se cambieranno il loro nome in Dickipedia". Attento gioco di parole con dick, letteralmente cazzo. Ma come dicevamo dietro questa battuata c'è una guerra che va avanti da tempo.

Per capire meglio bisogna fare un passo indietro. Dicembre 2019, Musk scrive: “Ho appena guardato il mio wiki per la prima volta da anni. È da pazzi! A proposito, qualcuno può cancellare "investitore". Fondamentalmente non investo nulla". In un tweet di follow-up , aveva poi suggerito che la sua pagina Wikipedia avrebbe dovuto concentrarsi sulla sua leadership di Tesla e SpaceX piuttosto che sulla sua attività di investimento. Un anno dopo rincara la dose: "La storia è scritta dai vincitori… tranne che su Wikipedia", Musk accusa l'enciclopedia di distorcere la realtà, e nel 2022 aggiunge : "Wikipedia ha un pregiudizio di sinistra non banale". Subito Jimmy Wales, fondatore di Wikipedia risponde: "Leggere troppo Twitter ti rende stupido".

La proposta indecente

L'offerta di Musk altro non è una critica provocatoria. Su X infatti ha spiegato che non capisce come mai l'enciclopedia online chieda "tutti questi soldi". Ha scritto: “Certamente non è necessario per far funzionare Wikipedia. Puoi letteralmente fare una copia dell’intero codice sul tuo telefono!” Poi ha aggiunto: “Allora, a cosa servono i soldi? Le menti curiose vogliono sapere.” La risposta potrebbe trovarla facilmente nelle note in fondo alla pagina dove si legge che Wikipedia gestisce "oltre 25 miliardi di visualizzazioni di pagina al mese e oltre 44 milioni di modifiche di pagina al mese, richiedendo costi operativi sostanziali". Non solo, la Wikimedia Foundation "impiega revisori finanziari di terze parti i cui rapporti sono resi disponibili al pubblico".

La proposta indecente che Musk ha fatto a Wikipedia gioca sui soldi e sul nonsense, due cavalli di battaglia del miliardario. Chiede infatti all'enciclopedia online di cambiare il nome in Dickipedia per ricevere un miliardo di dollari. Su X il giornalista Ed Krassenstein è intervenuto per incoraggiare Wikipedia ad accettare lo scambio: "Fallo! Puoi sempre cambiarlo di nuovo dopo averlo ritirato", ha scritto. "Un anno minimo. Voglio dire, non sono uno stupido lol", ha risposto Musk.

Le accuse contro Elon Musk

Non è una guerra unilaterale, anche Wikipedia, più volte ha criticato Elon Musk. Per esempio quando il miliardario aveva limitato l'accesso ad alcuni contenuti su Twitter in Turchia durante le elezioni del 14 maggio 2023. Recep Tayyip Erdogan aveva messo Musk di fronte a un aut aut: o bloccare tutta la piattaforma o solo alcuni utenti. Elon Musk aveva optato per la seconda, e ha censurato pagine e account scomodi al presidente turco. Wales aveva commentato: "Elon Musk avrebbe dovuto fare come Wikipedia, ci siamo battuti per i nostri principi e ci siamo battuti davanti alla Corte Suprema della Turchia e abbiamo vinto. Questo è ciò che significa trattare la libertà di espressione come un principio piuttosto che uno slogan".

102 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views