Elon Musk denunciato dagli azionisti di Twitter per la sua condotta ritenuta “illegale”
L'acquisto di Twitter da parte di Elon Musk giunge a un nuovo risvolto, questa volta legale. Mercoledì scorso, un gruppo di azionisti di Twitter ha intentato una causa presso il tribunale distrettuale federale di San Francisco contro l‘uomo più ricco del mondo. Secondo la denuncia, Musk ha attivamente manipolato le azioni della società per ottenere vantaggi personali.
Nonostante la firma per l'acquisto di Twitter per 44 miliardi di dollari, Musk ha in seguito dichiarato di non poter proseguire nelle trattive senza informazioni dettagliate sul numero di account fake presenti sulla piattaforma. "La mia offerta si basava sull'accuratezza delle dichiarazioni SEC [Securities and Exchange Commission] di Twitter. Ieri, il CEO di Twitter ha rifiutato pubblicamente di mostrare una prova di <5%. Questo accordo non può andare avanti finché non lo fa" ha affermato in merito Musk.
Una strategia adottata per creare dubbi sull'accordo e ridurre sostanzialmente il valore delle azioni di Twitter al fine di creare un espediente per ritirare l'acquisto o rinegoziarne il prezzo. Questo è quanto ritiene la denuncia. "Come dettagliato nel presente documento, la condotta di Musk era e continua ad essere illegale, in violazione del California Corporations Code e in contrasto con i termini contrattuali che ha concordato nell'accordo" si legge nel suddetto documento.
La denuncia chiede un provvedimento ingiuntivo da parte del tribunale, che potrebbe potenzialmente costringere Musk ad acquistare il social dall'uccellino blu al prezzo concordato. Twitter al momento ha rifiutato qualsiasi commento sulla vicenda, iniziata da un piccolo gruppo di azionisti. In caso di vittoria, un eventuale risarcimento andrà distribuito tra chiunque detenga azioni della società. In effetti il comportamento di Musk appare insolito e ha un impatto diretto sul mercato: le azioni di Twitter continuano a essere scambiate significativamente al di sotto del prezzo di acquisto concordato, ossia 40 dollari per azione rispetto ai 54,20 dollari iniziali.